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ALLENAMENTI SENZA DOCCE: il diverso COMPORTAMENTO di altre SOCIETA'

Una situazione pericolosa per tutti che tocca aspetti sociali ed economici di vasta portata

Momento delicatissimo per tutti. Limitazioni, ansie e paure, una situazione difficile da spiegare. Le società di calcio stanno cercando di correre ai ripari, scegliendo strade diverse. L'ultimo DPCM che avrà valore fino ai primi di dicembre ha dato l'ultimo "colpo" a chi sperava di poter ancora allenarsi in una certa maniera. 

Fermarsi del tutto o ancora dare la possibilità ai propri ragazzi di fare attività sportiva in un momento così buio? TOSCANAGOL sta cercando di capire i comportamenti (LEGGI QUA) sondando le varie realtà della nostra regione.

Allo Scandicci dopo la confusione governativa della scorsa settimana si era deciso lo scorso 29 Ottobre di fermare tutto in attesa di un chiarimento. Dopo l'uscita del DPCM la società ha inviato a tutte le famiglie una lettera a firma del direttore generale Simona Ciagli nella quale spiega la scelta di proseguire l'attività. "... Abbiamo lavorato con grande attenzione e con coerenza nell'applicare tutti i protocolli sinora preposti - è scritto nella comunicazione - e non ce la sentiamo di far pagare ai ragazzi il prezzo di un'eventuale chiusura. Quindi per questo motivo i nostri "allenamenti indviduali" proseguiranno con una maggiore attenzione e con le nuove regole imposte dal DPCM. Sarà quindi INTERDETTO l'uso delo spogliatoio, che diventerà un SOLO luogo di deposito delle eventuali scarpe di ricambio o del giubbotto. A tal proposito vi precisiamo che non ptrà essere fatta NESSUNA eccezione, nè per chi abita lontano, nè per chi ha particolari esigenze..."

Il responsabile della Scuola Calcio dello Scandicci Massimo Minà spiega la posizione del club a TOSCANAGOL. "Stiamo affrontando difficoltà che comportano sacrifici ma anche responsabilità sulla gestione  dei ragazzi che sono i più colpiti dalla situazione pertanto sentiamo il dovere di fare il possibile nel rispetto delle indicazioni di garantire ai ragazzi qualche ora di svago sul campo con attività motoria e tecnica di allenamento individuale".

Tutto fermato invece alla Belmonte, altra società fiorentina che aveva sospeso le attività il 28 Ottobre, annunciando poi il 1 Novembre che il giorno successivo tutto sarebbe ripartito. Il nuovo DPCM però ha indotto il club a cambiare di nuovo posizione. Ecco il comunicato di mercoledì 5 novembre: "Visto l'ultimo DPCM che vieta l'uso degli spogliatoi in tutti gli impianti sportivi fino al 3 dicembre ci sentiamo costretti a chiudere l'attività calcistica per tutte le categorie. Abbiamo fatto tutto il possibile per non arrivare a questa decisione rispettando le regole che ci venivano imposte, misurazione della febbre per atleti, allenatori e addetti ai lavori, autocertificazione per tutti, sanificazione degli gli ambienti chiusi, allenamenti distanziati e tantissime altre cose, purtroppo con la chiusura degli spogliatoi e visto la stagione a cui andiamo incontro non ci siamo sentiti più tutelati dagli Enti preposti a garantire l'incolumità dei nostri calciatori. Il nostro pensiero va a tutti i ragazzi e alle loro famiglie. Un grosso abbraccio a tutti nella speranza di rivederci presto".
 
Passando in provincia di Pisa, il Navacchio Zambra ha deciso di ripartire con l'attività lunedì 9 Novembre. Lo dice a TOSCANAGOL il responsabile della Scuola Calcio Massimiliano Salvadori. "Per avere un distanziamento maggiore useremo il campo a undici diviso a metà. Questo ci permetterà, con i limiti del possibile, di lavorare in tranquillità. Ho tolto un allenamento, si fanno solo due sedute settimanali per gruppo, ma almeno riusciamo ad andare avanti. Ripartiamo con entusiasmo ed organizzati. Per quanto riguarda il problema delle docce, noi abbiamo tanti ragazzi del territorio e quindi pensiamo di poterlo gestire. Vedremo comunque come si evolverà la situazione anche a livello meteorologico. Preciso in ogni caso che io sto parlando di Scuola Calcio, per quanto riguarda il settore giovanile l'attività della società è al momento interrotta".
 
Scelta invece a metà per la Bellaria Cappuccini, polisportiva di Pontedera. Ci spiega tutto il presidente Piero Vetturi. "Noi abbiamo il settore dilettanti e giovanile completamente fermo. Se l'attività dovesse ripartire a gennaio, abbiamo pensato di prenderci un paio di settimane di stop per capire come andare avanti. Le società hanno solo costi, in questo momento e niente entrate. Per quanto riguarda la Scuola calcio che riteniamo più particolare per i bimbi piccoli, abbiamo dato libertà di potersi allenare un'oretta, in due fasce con orario diverso. Un allenamento settimanale e poi la possibilità magari il sabato o la domenica alle famiglie di venire al campo. E' chiaro che con il problema docce ci saranno famiglie che non manderanno i loro ragazzi. Ogni giorno la situazione sarà in evoluzione. Accorpiamo anche i gruppi quando i ragazzi sono pochi. Lo scopo nostro non è quello dell'allenamento, bensì quello di tenerli un'ora all'aria aperta e fargli fare attività motoria nel vero senso della parola. Questa settimana è andata così, prossimi giorni valuteremo cosa cambiare magari sentendo i genitori".
 
Vetturi non dimentica però dilettanti e giovanile. "Ci stiamo organizzando per fargli fare attuvità da casa per un paio di settimane. Poi vedremo l'evolversi della situazione sanitaria per farli tornare o meno al campo. Stiamo studiando con i preparatori tecnici e gli allenatori dei programmi per tenerli in attività".
 
Da saggio uomo di sport che da anni lo vede in prima fila nella gestione di una società grande e con impianti onerosi, Piero Vetturi fa alcune considerazioni economiche e sociali. "Siamo a zero in quanto a incassi. Il nostro bar fa parte del circolo ed è chiuso, non abbiamo sponsor, nè quote. Inutile avere custodi o manutentori. Abbiamo ambienti grandi, stiamo valutando tutte queste cose. Stiamo trovando sostegno dagli addetti ai lavori, come gli allenatori ai quali abbiamo dato liberà di decidere cosa fare. Abbiamo la coscienza a posto, la situazione è difficile per tutti. La cosa che mi preoccupa tanto è come i ragazzi reagiranno a questa cosa: parlando con tante mamme ci dicono che non andando neppure a scuola, i figli restano in pigiama tutto il giorno. C'è il rischio che quando riapriremo non avranno più voglia di giocare a pallone. E' una cosa pericolosa. Dobbiamo muoverli da casa appena possibile. Dobbiamo farli ritornare sul campo".
 
Facciamo una tappa del nostro "viaggio" anche Siena. Simone Gasperini ci spiega cosa sta succedendo in uno dei club più importanti della provincia, il San Miniato, di cui è il responsabile del settore giovanile. "E’ un momento difficile per le società di calcio dilettantistiche. Noi eravamo pronti per ripartire, ma il nuovo DPCM ci ha inevitabilmente frenato. Non poter utilizzare gli spogliatoi e quindi le docce in un momento come questo, può solo far propendere verso la sospensione momentanea degli allenamenti. Decisione definitiva ancora da prendere, ma la situazione è difficile, il San Miniato deve andare incontro alle esigenze dei genitori e non creare problemi alle famiglie".
 
Gasperini si spiega meglio. "Fare oggi allenamento senza docce significa, visto che andiamo verso periodi freddi, essere causa di raffreddori e peggio ancora di attacchi influenzali. Sappiamo benissimo che i ragazzi per andare a scuola non devono avere un raffreddore, altrimenti sono costretti a restare a casa e fare il tampone per scongiurare la positività del ragazzo da COVID 19. Ecco non vogliamo creare ai genitori questi pericoli. Oggi salvaguardare la salute di tutti, custode, atleti, istruttori, familiari e dirigenti è fondamentale. Mi piace sottolineare anche l'iniziativa che abbiamo intrapreso con alcune società di Siena, come sottolineato da TOSCANAGOL (LEGGI QUA), cioè di creare un gruppo in questo momento di difficoltà e prendere delle decisioni insieme per affrontare al meglio questa situazione. L'occasione mi è gradita per ringraziare i dirigenti di Mazzola Valdarbia, Meroni, Asta Taverne, Policras e Alberino”.
 

INVITIAMO ALTRE SOCIETA' DELLA NOSTRA REGIONE A CONTATTARCI (whatsapp 329 5316202, info@toscanagol.it) PER SPIEGARE E RACCONTARE IL LORO COMPORTAMENTO IN QUESTA FASE COSI' DIFFICILE PER TUTTI

 
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  Scritto da La Redazione il 06/11/2020
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