Questa Fiorentina è già da Europa?
È già passato un anno da quando Rocco Commisso è diventato il nuovo presidente della Viola e all’alba della seconda stagione della sua gestione, il progetto inizia finalmente a prendere forma. In questi mesi i problemi non sono mancati ma, partendo dalla questione legata alla cessione di Federico Chiesa sino ad arrivare a quella legata al restauro dell’Artemio Franchi, la valutazione sull’operato dell’imprenditore italoamericano è più che positiva.
La cessione di Chiesa è un atto dovuto
Al giorno d’oggi, ogni società di calcio è tenuta inevitabilmente a fare i conti con la volontà dei suoi tesserati. Se, da un lato, questo rappresenta sicuramente un bene per l’intero sistema, dall’altro, fare calcio di alto livello puntando nel tempo sullo stesso gruppo di calciatori diventa sempre più difficile. L’ultimo esempio in tal senso ci giunge proprio da Firenze, con la società gigliata che dopo mesi di estenuanti trattative alla fine ha dovuto cedere alle insistenti richieste di Federico Chiesa e di suo padre Enrico. Il ragazzo cresciuto nel settore giovanile della Viola, dopo aver ottenuto il rinnovo alla vigilia della passata stagione, è rimasto in Toscana ma l’ha fatto controvoglia e alla fine non ha saputo resistere alle sirene bianconere. Così il direttore sportivo Pradé e il presidente Commisso, dopo aver tentato di convincerlo in tutti i modi, alla fine hanno dovuto cedere alla volontà del calciatore che va alla Juventus per una cifra vicina ai 55 milioni di euro. Iachini, tuttavia, potrà contare sin da subito su un sostituto più che degno, ovvero l’ex Napoli Josè Maria Callejón che si presenta a Firenze con un bagaglio di esperienza, e di goal, davvero notevole. Grazie al giusto mix di calciatori dal passato glorioso e di giovani in procinto di esplodere, la Fiorentina è una delle compagini più interessanti di tutta la Serie A TIM, tanto che al 7 ottobre, secondo le scommesse sportive sulla Serie A, a quota 1,70, i gigliati sono gli assoluti favoriti per la vittoria nella partita che disputeranno in trasferta contro lo Spezia il prossimo 18 ottobre.
Il progetto Viola è solo all'inizio
Quando giunse a Firenze, Commisso fu costretto a fare i conti con gli errori gestionali, e finanziari, commessi dalla precedente gestione dei Della Valle. In un solo anno, grazie a una ingente immissione di liquidità, il presidente è tuttavia riuscito a dar vita a un progetto tecnico valido che, anche grazie all’ottimo lavoro del direttore sportivo Pradé, è uno dei più interessanti di tutta la Serie A. Dopo aver trattenuto Milenković e Castrovilli, aver acquistato Amrabat, Ribéry, Kouame, Barreca, Cutrone e Callejón, oggi Iachini (foto) ha a disposizione un’ottima squadra, in grado di giocarsela a viso aperto contro ogni avversario come dimostrato nella prima partita stagionale contro l’Inter persa solo nei minuti di recupero con l’incredibile risultato di 4-3. La Fiorentina ambisce quindi a un campionato di vertice e la qualificazione alla prossima Europa League è tutt’altro che impossibile. Certo, arrivare davanti a squadre come Napoli, Roma, Lazio, Milan e Atalanta è molto difficile ma non è escluso che Ribéry e compagni riescano a trovare quella continuità di risultati che possa far compiere loro il definitivo salto di qualità. Il progetto di Commisso, tuttavia, non si limita solo all’aspetto meramente sportivo ma è notizia di queste settimane che l’imprenditore statunitense ha intenzione di demolire l’Artemio Franchi al fine di costruire uno stadio nuovo di zecca. In Italia, tuttavia, tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, ma la sensazione è che anche a livello burocratico si stiano creando le condizioni per far sì che ciò accada. A ogni modo, nel caso in cui la demolizione del Franchi non fosse possibile, visto che lo stadio è sottoposto a vincolo archeologico, la società Viola ha già individuato l’area su cui dovrebbe concretizzarsi questo ambizioso progetto.
Nell’attesa di scoprire quale sarà il prossimo stadio della Fiorentina, i tifosi gigliati si godono i nuovi arrivi che sembrano destinati a innalzare sensibilmente il livello tecnico e di esperienza della Viola. Dopo anni difficili, caratterizzati da molti bassi e da pochi alti, sull’Arno la musica sembra finalmente cambiata e non vediamo l’ora di scoprire cosa riuscirà a fare la nuova Fiorentina che, sotto la guida di Commisso, è diventata una delle realtà più interessanti del nostro campionato.