"DIFENDERE questi colori per me è un ONORE e mi regala molti STIMOLI"
Eccellenza Gir. B, parla il difensore del Poggibonsi Federico Borri
A tu per tu con Federico Borri, difensore classe 1993 del Poggibonsi. Nato a Poggibonsi, il ventisettenne è un calciatore poliedrico, potendo essere impiegato come centrale difensivo, ma anche sulla linea di centrocampo. Scuola Empoli, Borri ha alle spalle otto campionati nel San Gimignano Sport. Con la società turrita ha vinto la Coppa Italia Eccellenza regionale nel 2015 e ha conquistato una promozione in Serie D nella stagione 2017-2018, rivestendo il grado di capitano di quest’ultima impresa.
Il legame che unisce Federico Borri al Poggibonsi è profondo. “Giocare nel Poggibonsi è un onore e mi regala molti stimoli. Indossare la maglia giallorossa mi riempie d’orgoglio. Questa è la mia città. Ora sta a me dimostrare. Ho impressi nella mente vari ricordi da piccolo tifoso. Sono cresciuto allo Stefano Lotti, recandomi spesso in trasferta a seguito della squadra assieme a mio padre. In testa ho ancora una gara esterna a Ferrara contro la Spal. Osservavo con ammirazione i calciatori del Poggibonsi del tempo. Ora si sono capovolte le cose”.
Le prime uscite non sono andate benissimo per il Leone. “Qui le aspettative sono sempre alte. Dobbiamo alla città e ai tifosi il massimo impegno. In questo inizio di stagione sicuramente non ci ha fatto piacere uscire dalla Coppa Italia e perdere contro il Fratres Perignano. È anche vero che l’organico è totalmente rinnovato e che finora avevamo lavorato su un impianto di gioco magari non automatico per la categoria. Adesso abbiamo cambiato sistema, quindi ci dobbiamo ancora assestare. Vedo comunque un buon futuro davanti a questo gruppo, perché sotto il profilo umano ho notato dei valori significativi per l’Eccellenza, i quali a lungo andare ci porteranno punti. Ovviamente adesso abbiamo bisogno dei risultati, anche se a Certaldo e a Perignano i punteggi del campo non sono stati veritieri rispetto alle prestazioni”.
Borri è a completa disposizione dell’allenatore. “Mi sono integrato perfettamente a Poggibonsi, perché conoscevo quasi tutti, sia in Società che nello spogliatoio. Venendo da tanto tempo di inattività ed anche alla luce di infortuni che ho subito in passato, sono riuscito comunque a non saltare troppi allenamenti durante la preparazione e mi reputo soddisfatto. Sul finire della partita di Certaldo ho accusato un problemino che purtroppo ha avuto strascichi per una settimana. Sono a disposizione dell’allenatore sia per giocare al centro della difesa che nel mezzo al campo. Non ho problemi. L’importante è dare una mano alla squadra”.
Doverosa, per concludere, una battuta sulle limitazioni che la pandemia sta portando. “Stiamo vivendo un periodo molto complicato a livello sanitario. Sotto questo profilo a Poggibonsi le regole del protocollo vengono applicate alla lettera, come nel professionismo. La speranza è rivedere gente allo Stadio, dato che senza pubblico il calcio in queste categorie perde di valore. La salute però va anteposta a tutto”.
