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"FUTURO" Per me la PAROLA vale più di un CONTRATTO"

La serie D è ufficialmente conclusa e Walter Vangioni sarà ancora l'allenatore del Seravezza

La Serie D 2019-2020 è terminata ufficialmente da qualche ora e con essa anche i sogni di gloria del Seravezza Pozzi di mister Walter Vangioni. La squadra toscana infatti, dopo una prima parte del girone di ritorno a dir poco fantastica, si era ritrovata al 3° posto del girone A con 43 punti a pari merito col Casale.

Un cammino da sogno che il Coronavirus ha purtroppo fermato. Non sappiamo dove sarebbe potuta arrivare la squadra del tecnico gallicanese, ma siamo certi che avrebbe lottato fino all’ultimo per conquistarsi un posto in Serie C. In fondo, i punti di ritardo dalla Lucchese capolista erano appena 5.

Ad ogni modo di questo e di molto altro abbiamo parlato con Mister Vangioni che ha risposto, con gentilezza e cordialità, alle nostre domande. Di seguito la nostra interessante chiacchierata.

Come consuetudine di questi tempi, la redazione di metropolizanmagazine ha subito chiesto a Mister Vangioni un parere sul cammino della sua squadra nel girone A di Serie D. Il tecnico toscano ci ha risposto così: "Senza girarci troppo intorno posso dirvi che il nostro è stato un campionato strepitoso. Siamo sempre partiti a fari spenti con il semplice obiettivo di mantenere la categoria eppure, quest’anno, siamo finiti al 3° posto in classifica. C’è un po’ d’amarezza perché al momento dello stop eravamo in un perfetto stato di forma. Nel girone di ritorno, se non vado errato, eravamo la squadra che, considerando sia i campionati professionisti che quelli dilettantistici, aveva fatto più punti in Italia. Avevamo conquistato 7 vittorie e 1 pareggio in 8 gare e avevamo appena 5 punti di ritardo dalla Lucchese, con lo scontro diretto ancora da giocare. Ripeto, c’è un po’ di rammarico, ma questo non toglie alcun valore al 3° posto conquistato comunque con merito sul campo".

Da qualche ora la Serie D è ufficialmente terminata. Lei crede sia stato giusto mettere la parola “fine” alla stagione? "Credo che i campionati vadano sempre giocati e terminati sul campo, ma difronte ad una pandemia del genere mi rendo conto che una decisione andava presa e contemporaneamente accettata con serenità e tranquillità. Ora bisogna guardare avanti e sperare che, chi di dovere, ci dica come e quando riprendere. È necessario che venga chiarita soprattutto la regola degli under. Io spero che la fascia d’età rimanga quella di quest’anno perché questi ragazzi, oggi come oggi, non hanno potuto giocare il Torneo di Viareggio e i campionati primavera. Credo che, almeno sotto l’aspetto degli under, bisognerebbe considerare nulla la stagione 2019-2020. Poi per quanto riguarda le classifiche è giusto che si prendano delle decisioni. Non ho idea di come faranno per le retrocessioni, ma qualunque decisione verrà presa noi ci atterremo tranquillamente a ciò che ci verrà detto da Lega e Governo".

Col suo Seravezza lei ha disputato, come già sottolineato, un ottimo campionato. Volevamo chiederle: resterà in Toscana anche l’anno prossimo?  "Si, credo di si. Considerate che questo è stato il mio quarto anno qui a Seravezza. Sono arrivato nel 2016 con l’obiettivo di portare la squadra in Serie D e al primo tentativo ci sono riuscito. Quell’anno disputammo un girone di ritorno stratosferico condito da 11 vittorie consecutive. Arrivammo davanti all’attuale Grosseto che al tempo si chiamava Roselle. Giocammo poi due campionati di Serie D nei quali conquistammo un 8° e un 3° posto. Quest’anno ci siamo confermati pur cambiando 16 ragazzi su 22. Questo è ciò che mi sento di mettere in rilievo. Pur avendo cambiato molto, ci siamo confermati. Non era facile, ma ci siamo riusciti. Sarà difficile anche l’anno prossimo. Non vedo l’ora di ricominciare".

In vista della prossima stagione ha quindi già messo nel mirino qualche elemento che potrebbe aiutare il suo Seravezza a fare finalmente il salto in Serie C? "L’intento della società è quello di confermare la squadra di quest’anno. Non vorremmo cedere nessuno, ma sappiamo che prima di prendere decisioni dovremmo vedere come verrà “risolta” la questione legata agli under. Questo perché se le annate non verranno modificate allora si potrà pensare alla conferma dell’intera rosa, in caso contrario bisognerà fare 2-3 movimenti. La società è già a lavoro. Ci sono tanti ragazzi bravi in Serie D. Tra questi mi ha impressionato molto Giovannini del Savona, un classe 2001 che secondo me merita palcoscenici molto più importanti. Insomma abbiamo qualche nome sul taccuino, ma per adesso è meglio non rivelarli".

Non può rivelarcene nemmeno uno? "La questione non è legata al fatto di non volervi rivelare questi nomi, ma piuttosto al discorso che abbiamo appena fatto. Bisogna vedere come verrà risolta la situazione degli under prima di agire".

Lei ci ha confermato che l’anno prossimo sarà ancora l’allenatore del Seravezza. Volevamo però sapere: in questo periodo, l’ha cercata qualche squadra di categoria superiore? "Qualche telefonata l’ho ricevuta, ma per mia scelta ho deciso di rifiutare. A Seravezza mi trovo molto bene e siccome io sono una persona che valuta prima l’aspetto umano di quello tecnico non ho avuto difficoltà a rifiutare. Qui mi sento a casa, sto bene e considerando l’ottimo campionato che stavamo portando avanti prima che giungesse il Coronavirus, non ho avuto alcun tipo di esitazione a dare la mia parola quando a gennaio mi fu chiesto di proseguire anche l’anno prossimo. Per me la parola data vale più di un contratto. Pertanto posso dirvi, senza troppi giri di parole, che l’anno prossimo resterò a Seravezza a prescindere da qualsiasi telefonata che potrei ricevere".

E in futuro spera di allenare in categorie superiori alla Serie D?  "In futuro non saprei. L’obiettivo è sicuramente quello di misurarsi con categorie superiori, ma prima di dire e di fare è necessario che qualcuno ti voglia, con la situazione che, ovviamente, deve valere la pena. Nella vita mai dire mai. Credo sia il sogno di ogni persona che inizia a fare l’allenatore quello di arrivare in alto. Per me il calcio è una passione che spero un giorno possa diventare il mio principale e unico lavoro".

In conclusione Mister, se la sente di mandare un messaggio ai suoi tifosi?  "Più che per i nostri tifosi, il messaggio che vorrei mandare è per tutti gli appassionati di calcio. Spero che Governo e Lega diano una mano alle squadre dilettantistiche nell’immediato futuro. Il dilettantismo è nei guai e se non verremo aiutati molti di noi rischieranno di scomparire. Io mi auguro che ciò non avvenga perché sarebbe un danno enorme a tutto il movimento. Spero che il Coronavirus, tra qualche mese, sia solo un lontano ricordo: questo è il mio augurio per tutti gli sportivi e non".

fonte www.notiziariocalcio.it

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  Scritto da La Redazione il 23/05/2020
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