"Da MARZO a SETTEMBRE senza rimborsi: e noi CALCIATORI come facciamo?"
Nel grido di allarme di Lorenzo Cecchi, pistoiese, che gioca in serie D con il Chieri in Piemonte, i problemi dei tanti che non hanno tutela

E i calciatori di serie D? Nessuno ne parla. Loro sono nel "limbo", professionisti di fatto, non di "costituzionalità". E le loro tutele quali sono in questo momento di emergenza e nella consapevolezza che, purtroppo, quasi sicuramente non si potrà tornare a giocare?
Il grido di allarme arriva da Lorenzo Cecchi, classe 1988, pistoiese, play di centrocampo che dopo una parentesi nel settore giovanile del Prato, ha vestito per quattro anni la maglia del Prato in C2, per poi giocare nell'ultimo decennio sempre in D tra Scandicci, Pistoiese, Cuneo, Poggibonsi, Montemurlo, Triestina, Nocerina, Mantova e ora a Chieri in Piemonte.
Accorato il suo appello tramite TOSCANAGOL. "A tutti i miei compagni di squadra, ex compagni e colleghi della Lega nazionale dilettanti, FACCIAMOCI SENTIRE! Il campionato molto probabilmente non riprenderà. Oggi ho letto un’intervista dove il presidente della mia società dice che non percepiremo più alcun rimborso. Quindi devo stare DA MARZO A SETTEMBRE senza prendere uno stipendio. Nella Lnd la gente vive con questi rimborsi, non c’è possibilità di fare un altro lavoro, siamo professionisti a tutti gli effetti ma senza tutele. In serie A se non prendono uno stipendio non fanno fatica ad arrivare a fine mese.
In serie D purtroppo sì! Chi le paga le bollette e gli affitti? Il mutuo? Da mangiare per i figli chi ha famiglia? Sono stati stanziati dei soldi per dare 600€ (in 6 mesi sono 100€ al mese!) a chi percepisce sotto i 10.000€! E gli altri? NON BASTA! Mi rivolgo all’Aic di cui tanti di noi fanno parte! DATECI UNA MANO! La Lnd è la Lega con più giocatori è quella più in difficoltà! Fate sentire la nostra voce in Lega! Non mettete mi piace! Copiate e incollate o condividete! FACCIAMOCI SENTIRE l’unione fa la forza!".
