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CORONAVIRUS: ecco cosa potrebbe decidere il CALCIO TOSCANO

Porte chiuse nei dilettanti e stop al settore giovanile? Si attende anche di sapere le decisioni nazionali

Ore frenetiche nel mondo calcistico toscano dopo il Decreto di mercoledi 4 marzo che di fatto vieta lo svolgimento delle partite liberamente come è successo finora. Un divieto che ora scatta su tutto il territorio della Penisola.

C'è però la "scappatoia" della possibilità di giocare a porte chiuse ed è qua che si stanno facendo le opportune valutazioni. Sono ore di attesa per capire quali decisioni prendere il "Governo" calcistico della Toscana. Il presidente Paolo Mangini è costantemente al lavoro per confrontarsi con gli altri dirigenti nazionali. Niente per ora filtra, ma la sensazione è che si vada verso la decisione di giocare a porte chiuse dall'Eccellenza alla Terza categoria per quanto riguarda i campionati dielttantistici e che nella stessa maniera ci si comporti per la categoria Juniores che viene equiparata a quella dilettantistica.

Ma sarà così o si andrà invece alla chiusura completa, seguendo magari quanto avrebbe già deciso la SERIE D? (LEGGI QUA) . Qua va fatta una riflessione, perchè se non vengono considerate idonee le strutture di questa categoria a livello sanitario, come possiamo certo pensare che si possano trovare in un impianto di Terza categoria?

Diversa invece la situazione per quanto riguarda il calcio giovanile per la quale è preochè certa la chiusura completa. Ci arrivano segnalazioni di impianti della regione come quello di Pontremoli e di Margine Coperta chiusi già per ordinanza comunale e la strada più semplice potrebbe essere questa, sulla falsariga, tanto per capirci, di quanto fatto a livello scolastico. La Toscana però in questo senso non vuole essere sola a prendere la decisione, ma attende che ci sia una decisione a livello di settore giovanile e scolastico nazionale.

Tornando invece alla questione delle porte chiuse a livello dilettantistico, ci sono però diverse cose che le società vogliono capire e che qualcuno dovrà anche informare nel dettaglio. Ci riferiamo innanzitutto alla questione del medico sociale (o qualcosa del genere, visto che non crediamo che a certi livelli ci sia..) che, secondo quanto viene descritto nel Decreto, dovrebbe accertare preventivamente le condizioni dei giocatori che scendono in campo. Un questione che ci sembra un po' "ambigua" e che lascia aperta l'ìnterpretazione che se un domani viene fuori che un giocatore era infetto o è stato contagiato, la responsabilità è di chi l'ha fatto scendere in campo. Qualcuno ci chiarisca questo.

La seconda questione riguarda poi le modalità di accesso ai campi da gioco: chi poitrà seguire le partite? un giocatore squalificato o infortunato potrà assistere alla gara? Ci sono tante domande che aspettano una risposta...

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  Scritto da La Redazione il 05/03/2020
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