Simone MARINO: "Un ASSIST ai compagni è BELLO come fare un GOAL"
Eccellenza Gir. B, parla il centrocampista della capolista Badesse Lornano
Nel corso dei mesi ha arretrato la sua azione, ma nonostante ora si muova più lontano dalla porta avversaria, il talento di Simone Marino non ha mai smesso di brillare. Anzi, pur al servizio dei compagni, è diventato un punto di riferimento naturale del centrocampo del Badesse Calcio Lornano. Ultima tappa di un percorso che lo ha visto partire tanti anni fa dalla Calabria. A casa restano le radici, ma in biancazzurro è deciso a realizzare parte dei suoi sogni.
Simone, quanto conta la vittoria contro la Fortis? "Ha un significato importante. Dopo la coppa, la squadra non era riuscita a raccogliere ciò che meritava. A volte per incapacità nostra, altre per sfortuna. Aver ritrovato i 3 punti è la medicina migliore per ripartire".
In questo periodo è subentrata insicurezza nel gruppo? "No, perché il Badesse ha venti persone che remano dalla stessa parte. Siamo uomini e professionisti e sappiamo che nel calcio gli alti e i bassi ci stanno. In più, anche se le vittorie non sono arrivate, la squadra ha sempre lottato per il risultato pieno".
Domenica avete iniziato la ripresa alla grande. E’ successo qualcosa negli spogliatoi? "L’1-1 ci ha un po’ bloccato, ma superato il momento difficile, siamo rientrati in campo con la voglia di portare a casa la partita. Siamo un grande squadra, ma il campionato è tosto e nessuno ti regala niente. Quindi, ieri è emerso tutto il nostro carattere".
Quanto fa male l’espulsione? "La cosa che mi disturba di più è non aver potuto aiutare i miei compagni nella fase finale della partita. Purtroppo, sono cose che possono capitare. Comunque, l’importante è aver vinto".
Con Deri sembrate più sciolti. Vi aiuta questa leggerezza? "Il mister, pur essendo giovane, è un tecnico preparato. Ha un approccio diverso da Maneschi e questa sua ricerca nell’aggredire le partite, attraverso scambi veloci e verticali, favorisce i giocatori tecnici. E il Badesse ne ha molti".
Per lei il suo arrivo ha significato un maggior sacrificio difensivo. Come si trova? "E’ vero, giro più lontano dalla porta, ma nel centrocampo a due sto trovando la mia dimensione. Mi viene richiesto di dare una mano anche difesa e comunque cerco di rendermi utile per la squadra. L’unica cosa che poi alla fine conta".
Inizialmente le è capitato anche di partire dalla panchina. E’ stata dura? "In una società che punta a traguardi ambiziosi, è normale aspettarsi una rosa di livello. Qui ci sono tanti giocatori validi e quindi può capitare di non partire dall’inizio. Non importa se iniziano altri, fondamentale è farsi trovare pronti".
Ha realizzato un solo gol. Quanto le manca segnare? "Un bel po’. Ora è anche più difficile, perché spingo meno. Però, la causa collettiva viene sempre prima di quella personale. Quindi, anche se non segno, mi posso rendere utile servendo i compagni. Un assist è sempre una bella soddisfazione".
Al di là dei gol, in campo viene cercato spesso. Le pesa questa responsabilità? "Direi proprio di no. Anzi, mi fa piacere che i miei compagni vedano in me un giocatore al quale affidarsi. Gioco a centrocampo, perciò è anche normale avere spesso il pallone tra i piedi. Per un tipo tecnico come me, non c’è desiderio più grande".
Quanto le mancano gli affetti familiari? "Mancano ed è una cosa alla quale non ci abitua mai. Però, sono tanti anni che vivo lontano da casa. Ho iniziato a Genova a 14 anni e rifarei tutto il percorso. Sono contento di come sto muovendo e di fatto è la mia professione. Quindi, spero di continuare su questa strada, nella speranza di migliorare ancora".
Il Marino calciatore che sogni ha? "Non mi spingo mai troppo lontano. Preferisco concentrarmi su obiettivi a breve termine. Quindi, guardo a questa stagione e a ciò che potrò ottenere con il Badesse. Stiamo facendo qualcosa di importante. Spero davvero di completare l’opera".
Sei venuto a Badesse proprio per questo. Contento della scelta? "Si e la rifarei. La società ha grandi ambizioni e lo dimostra ogni giorno con i fatti. Per un giocatore avere un ambiente carico e solido penso sia il massimo. Quindi, continuiamo così e vediamo in fondo cosa resta".
In fondo quindi come lo vede il Badesse? "E’ una domanda che lascio senza risposta. Ci sono nove finali. Facciamo il nostro e poi vedremo".
Fonte: www.badessecalcio.it