L'ALLENATORE non convoca il FIGLIO e lui lo STENDE con due PUGNI
incredibile caso a Levane (Arezzo) in occasione di un torneo riservato ai Pulcini 2008

La china è sempre più pericolosa. Si rischia davvero ora di entrare in una "via senza ritorno". Si parla (purtroppo) di calcio, ma il fenomeno ormai riguarda l'intera nostra società che sta degenerando con storie al limite della follia. Perchè quando vieni a sapere cosa è successo a Levane, piccolo centro confinante con Montevarchi e Bucine in provincia di Arezzo resti davvero esterrefatto.
Torneo "Leone Biancoverde" riservato ai Pulcini 2008. Tra le formazioni partecipanti c'è chiaramente quella di casa, l'Atletico Levane Leona organizzatrice. L'allenatore il giorno antecedente scrive sul gruppo whatsapp interno quali sono i ragazzi convocati. C'è una naturale rotazione, visti i tanti tornei in programma, per dare a tutti la possibilità di giocare. Un genitore chiede di sapere perchè il figlio non è stato convocato. Gli viene risposto che può partecipare tranquillamente alla giornata con gli altri ragazzi, ma che non scenderà in campo, dandogli l'appuntamento al successivo torneo di Livorno.
Il mattino successivo (1° Maggio) il genitore porta ugualmente il ragazzo al campo, entra nell'area tecnica e chiede chiarimenti all'allenatore che conferma quanto scritto sul gruppo. Il ragazzo poteva restare con il gruppo, ma avrebbe giocato il successivo torneo, come da rotazione. A questo punto scatta la rabbia del genitore che spinge l'allenatore e poi lo stende con due rapidi pugni.
Per sedare gli animi intervengono sul posto i carabinieri della compagnia di San Giovanni, mentre il tecnico viene soccorso dal personale del 118 e trasferito al pronto soccorso dell'ospedale valdarnese della Gruccia. Qua viene poi dimesso con una prognosi di sette giorni.
In serata la società dell'Atletico Levane Leona prende le distanze da quanto accaduto difendendo l'allenatore con un comunicato stampa: "Riferendosi all’increscioso episodio verificatosi stamani prima dell VIII Torneo Leone Bianco Verde, mentre esprime la propria solidarietà al suo tesserato, si associa e condivide tutte quelle considerazioni che, con ogni mezzo, hanno condannato il gesto del genitore e valuterà velocemente come tutelare la propria immagine nelle opportune sedi e secondo le leggi vigenti”.
La notizia si sta spargendo in tutta Italia, vista la gravità del fatto. I quotidiani cartecei non sono usciti vista la festività del 1° Maggio, ma online la notizia sta avendo un grande eco. A Levane stanno arrivando troupe televisive per capire e raccontare i fatti. La società biancoverde però non rilascia alcuna dichiarazione, vuole valutare i fatti con calma, tutelare la propria immagine e quella del suo allenatore.
