"E' giunto il momento di dire la VERITA' e di ribattere alle MENZOGNE"
Comunicato del Prato Calcio a 5 dopo la fuga dell'allenatore David Madrid e dei giocatori Victor Cachon e Sergio Solano
Il Prato Calcio a 5 ha diramato un pesante comunicato dove spiega le proprie ragioni dopo la fuga dell'allenatore David Madrid e dei giocatori Victor Cachon e Sergio Solano.
Adesso basta, c’è un limite a tutto.
Crediamo che sia giunto il momento di dire la verità e di ribattere a menzogne che sono molto al di là di un film che potremmo intitolare “Ai confini della realtà”. Fino ad oggi siamo stati zitti per non turbare l’ambiente ed i ragazzi rimasti nella nostra squadra. Di fronte a certe cose che ci è capitato di leggere in queste ultime ore, non possiamo però più stare zitti. Teniamo a precisare alcune cose prima di scendere in alcuni dettagli di questa squallidissima vicenda, altri dettagli li esporrà il nostro legale a cui è già stato dato ampio mandato per tutelare il nostro buon nome in tutte le sedi competenti e chiedendo sanzioni quanto più dure possano essere applicate a queste tre persone secondo le regole esistenti.
Cominciamo.
1) La Società è al lavoro ed ha già alcune trattative avviate per la definizione del nuovo allenatore che sarà sempre di alto profilo; questo senza nulla togliere a Stefano Tesi che in questi giorni sta dando anima e corpo per condurre gli allenamenti sia della prima squadra sia dell’Under 21;
2) sul fronte del mercato molti giocatori sarebbero onorati di vestire la nostra gloriosa maglia e di far parte di questo team ed anche lì trattative quasi concluse porteranno in terra laniera elementi di alto spessore tecnico;
3) vorremmo ringraziare tutti quei procuratori, allenatori e giocatori che ci stanno dando piena solidarietà conoscendo le vicende pregresse del signor David Madrid, sia in Spagna che in Ungheria;
4) noi non abbiamo mai minacciato nessuno: né uomini, né mogli, né bambini; di queste accuse infamanti e di tutte le altre, che rigettiamo in toto, parleremo con calma in tribunale;
5) fino al momento della loro fuga, le tre persone avevano ricevuto gli emolumenti pattuiti.
Questione Victor Cachon
1) Cercando di sintetizzare anche perché non vogliamo dare troppi punti di riferimento, andiamo ad esporre i fatti.
2) Il signor Cachon solo pochi giorni prima della partenza ci comunicava che con lui viaggiava sempre il suo cane Lucas e diceva che se noi avevamo qualcosa in contrario, lui doveva rinunciare a venire al Prato in quanto non sapeva a chi lasciarlo; gli abbiamo risposto che noi non abbiamo nulla in contrario anzi tutti noi abbiamo degli animali a casa a cui teniamo molto e quindi capiamo la sua esigenza. Purtroppo il proprietario dell’appartamento destinato a Cachon non gradiva animali e non ci ha più firmato il contratto per la casa;
3) il signor Cachon si è presentato in aeroporto e il veterinario di Iberia non lo ha fatto partire ritenendo il viaggio rischioso per Lucas;
4) il signor Cachon ci comunica che l’unica soluzione per lui è tornare a Cadice, prendere la sua auto e venire così in Italia;
5) arrivato in Italia lo abbiamo sistemato in appartamento di 130 metri quadri con 3 stanze da letto, cucina, sala, ripostiglio e soffitta, abitazione già usata nella passata stagione da altri giocatori della società Prato Calcio a Cinque, senza alcun problema;
6) dopo qualche giorno ci comunica che il letto è rotto e ci invia delle foto, il letto in questione è stato rapidamente sostituito, quindi le foto pubblicate (riferite al vecchio letto) sono difformi dalla realtà;
7) crediamo che in ogni casa qualche volta si sia otturato qualche scarico e così è successo alla vasca da bagno dell’abitazione del signor Cachon, che è stata prontamente stasata con una semplice sostanza sgorgante; dopo quasi 20 giorni il signor Cachon ci dice che lo scarico della vasca è nuovamente otturato; abbiamo inviato prontamente l’idraulico, che ci ha consigliato di far intervenire il proprietario in quanto per risolvere il problema alla radice andrebbe tolta qualche mattonella e rimesso un tubo nuovo, cosa che è stata fatta nell’arco di pochi giorni, quindi riteniamo le foto altrettanto strumentali;
8) il contratto del signor Cachon prevedeva internet in casa, più volte abbiamo invitato il signor Cachon ad andare a fare il contratto a suo nome che la Società Prato Calcio a 5 gli avrebbe dato i soldi delle spese e delle bollette con effetto immediato senza nemmeno attendere la naturale scadenza delle stesse;
9) l’abitazione del signor Cachon sita in Via Martiri della Libertà a Montemurlo dista dall’impianto di gioco sito in Via Piazzale del Palazzetto km 4,8 circa, 4 o 5 minuti di auto forse e non come si dice ai confini del mondo; quindi anche questo corrisponde al falso ed è tutto strumentalizzato;
10) si pubblicano foto con stendini dentro il palazzetto, i quali tra l’altro ci davano estremamente fastidio come Società; facciamo presente che esisteva una lavatrice in casa del signor Cachon, dove avrebbe potuto comodamente lavare i panni, il medesimo però insisteva che gli venisse cambiata perché a suo dire vecchia, ad oggi che l’abbiamo potuta provare pur essendo datata funzionava benissimo, nonostante ciò per molti giorni ha fatto in modo che l’incaricato per installare una nuova lavatrice non riuscisse nel suo intento non facendosi il signor Cachon trovare in casa; aveva una terrazza e due camere vuote dove stendere i panni come in tutte la famiglie;
11) si parla di mancato rimborso della benzina per il tragitto da casa al palazzetto, scusate signori ma il signor Cachon solo ed unicamente per esigenze personali veniva in macchina non certo su richiesta o accordo con la Società;
12) il signor Cachon per oltre 30 giorni di sua spontanea iniziativa andava a pranzo e cena nei ristoranti e lasciava i conti da pagare alla Società nonostante gli fosse stato detto più volte che se voleva andare a pranzo e cena fuori lo poteva fare ma a spese sue e non della Società, che provvedeva a fargli la spesa settimanale; in oltre 30 giorni abbiamo speso di ristorante per il signor Cachon e signora oltre 1.200 euro di cui a lui sono stati defalcati solo 400 euro e questo per il buon vivere; nessuno ha mai multato il signor Cachon, anche se lo meritava e non poco. Al signor Cachon è stato defalcato anche il biglietto aereo della compagna ed il medesimo pretendeva che lo pagassimo noi anche se nel contratto è ben specificato il numero dei biglietti aerei riservati al solo giocatore.
13) altri particolari li esporremo in tribunale.
Vicenda Solano
1) Premettiamo che nella casa dove viveva il signor Solano abitano anche i signori Murilo, Perez e Karaja; è una casa di 127 metri quadri sita in un condominio in una zona residenziale di Prato, a un paio di chilometri dal palazzetto;
2) è vero che il contratto del signor Solano prevedeva camera singola e solo per un breve periodo non è stato così in quanto attendevamo l’arrivo della compagna di Josiko per trasferire Josiko e compagna in altro appartamento e così è stato fatto, dopo di che il signor Solano ha avuto camera singola come da contratto; le foto pubblicate sono qualcosa di ignobile, nello stesso appartamento ci vivono gli altri giocatori e basta chiedere a loro le condizioni di vita come sono, quindi tutto il resto non lo comprendiamo. Non più tardi di sabato 5 novembre il signor Solano in un’intervista video pubblicata sul nostro sito e sul canale Youtube si dimostrava contento e dichiarava di trovarsi bene a Prato. Anche qui altri particolari li esporremo in tribunale.
Vicenda David Madrid
1) Qui siamo veramente ai confini della realtà della mistificazione più totale e assurda che si possa immaginare.
2) In fase di trattativa chiedevamo al signor Madrid se avesse abilitazione di primo livello per allenare in Italia, lo stesso ci rassicurava che non c’erano problemi, sintetizzando ci arriva un documento ufficiale della FIGC dove ci dicono che il livello del signor Madrid fuori dalla Spagna è valido solo per poter allenare i bambini;
3) il signor Madrid, con famiglia, ha vissuto per oltre un mese in hotel di prestigio nel centro storico di Prato, con pranzo e cena nei ristoranti a totale spese della Società in quanto nessun appartamento visionato era di gusto della signora Madrid, nonostante in fase di trattativa fosse stato richiesto dal signor Madrid un monolocale. Capiamo che essere serviti e riveriti e non sporcarsi nemmeno le mani per far da mangiare sia molto più comodo;
4) a pochi giorni dell’inizio del campionato chiedevamo spiegazioni al signor Madrid perché la FIGC ci scriveva che lui non era abilitato ad allenare in Italia e lui sempre molto vagamente ci diceva che doveva pagare una tassa o qualcosa di simile ma non la voleva pagare; noi gli abbiamo fatto un esempio che se uno vuol fare l’autista la patente se la deve pagare lui e non la ditta di trasporti per cui vuole lavorare, detto ciò abbiamo ritenuto di dover prendere informazioni in Spagna e lì da più soggetti ci è stato fatto un quadro sconvolgente della persona Madrid e dei suoi problemi in qualche spogliatoio e gli spagnoli che giocano in Italia sanno di cosa stiamo parlando ed anche qui saremo più esaurienti in tribunale;
5) nonostante ciò abbiamo deciso di far finta di niente e continuare il rapporto con la speranza di arrivare a fine stagione anche se oramai vedevamo il signor Madrid con un’ottica ben diversa da quella iniziale. Sorvoliamo sull’atteggiamento nei confronti dei giocatori infortunati, che ha provocato sdegno nella società ed attriti con i medesimi; sorvoliamo su moltissime altre vicende delle bugie dette alla società ed ai giocatori mistificando la realtà e la verità; sorvoliamo su altre questioni solo per non dare nessun vantaggio al signor Madrid perché in tribunale dovrà rispondere di molte cose sulla sua etica professionale e non.
Cordiali saluti.
La Società Prato Calcio a Cinque