Goals e spettacolo, a PRATO è tornata la PASSIONE per il CALCIO A 5
Parlano mister David Madrid e l'universale Gaetano Mangione dopo la terza vittoria consecutiva
Terza vittoria di fila per il Prato Calcio a 5. Al di là dei nove punti conquistati nei primi tre turni di campionato, il dato più notevole è senz’altro il riaccendersi della passione della piazza pratese, deliziata sabato scorso da una prova di alto livello e da un gioco a tratti spumeggiante. E’ un Prato che entusiasma e diverte, e questo davvero non è poco. Ne abbiamo parlato con i protagonisti nelle interviste del dopo-gara.
David Madrid, allenatore del Prato Calcio a 5, è soddisfatto della prova fornita dai suoi contro la B&A Sport Orte. “E’ stato un Prato molto forte come piace a me. Ci stiamo allenando duramente per porre in essere il gioco che voglio, fatto di tanta pressione sulla palla. Dobbiamo ancora migliorare molto”.
Ancora una volta avete concesso qualcosa in difesa, Perez è stato chiamato ad alcuni interventi notevoli. “Il portiere deve parare ed il giocatore deve giocare. I miei due portieri si stanno allenando molto bene in allenamento, sono contento di loro”.
La passione del pubblico è contagiosa. “I tifosi di Prato danno i brividi, sono incredibili. Gli faccio i complimenti. Stanno molto vicino ai giocatori, alla squadra ed anche a me. Li ringrazio”.
Con l’Orte non è stata una passeggiata nonostante il 5-1 finale. “Sì, l’Orte è una squadra forte ma lo è anche il Prato. Volevano pressarci ma non glielo abbiamo concesso perché abbiamo tenuto un ritmo ancora più alto. Penso che il risultato sia giusto, anzi potevamo segnare qualche gol in più perché abbiamo sbagliato molte occasioni da rete”.
Non sempre siete stati cinici sotto porta, in queste prime giornate. “La colpa è mia. Devo lavorare di più per migliorare la finalizzazione, così da non commettere questi errori nelle prossime partite e da far soffrire meno i nostri tifosi”.
In casa della Capitolina Marconi vi attende un match che nasconde non poche insidie. “Penso che non ci sia una partita facile in serie A2. Noi dobbiamo guardare partita dopo partita, lavorando per cercare di migliorarci”.
Soddisfatto del suo Prato? “Sono molto contento del Prato. Sono due le cose importanti. Una sono i giocatori, che si allenano molto forte: sono molto esigente con loro. L’altra è la società, che lavora duro per aiutarci nelle nostre necessità”.
Gaetano Mangione, universale del Prato C/5, sa bene che i lanieri erano già attesi al varco. “Con l’Orte per noi era importante vincere per dare delle conferme. Dopo le prime due vittorie qualcuno aveva parlato di fortuna, del caso. Invece abbiamo dimostrato che siamo una bella potenza in questa A2”.
State migliorando molto sul piano del gioco. “Sì, stiamo cominciando ad ingranare. Passano le settimane e iniziamo a fare in campo quello che veramente dobbiamo fare. Ancora però dobbiamo crescere, possiamo fare di più”.
Ci sono stati minuti importanti per Mecca ed i debutti di Iacona e Buti. “Il mister ci mette tutti ad un pari livello. Finora non li vedeva ancora pronti, in settimana però hanno lavorato veramente bene e si sono meritati questi minuti”.
Dove non arrivate voi, ci pensa Perez. “Perez è sempre fondamentale. Il portiere dell’Orte ha parato bene ed anche Perez ha fatto il suo. Thiago ci ha salvato in dei momenti fondamentali della partita, se avessimo preso gol in certi frangenti si sarebbe messa male. Il nostro “santino”, come lo chiamo io, ci ha dato veramente una grossa mano”.
Al fischio finale hai alzato gli occhi ed un dito ad indicare il cielo. “Ho avuto una perdita importante a livello personale. Questa settimana mi sono allenato meno degli altri per problemi personali. Dedico questa vittoria ad una persona che non c’è più, mio nonno. Purtroppo se n’è andato via troppo presto. La vita però va avanti, per fortuna che c’è il Prato che mi sta vicino. Ringrazio tutti per l’affetto”.
Che partita sarà sabato a Roma con la Capitolina Marconi? “Una partita delicatissima. Dobbiamo confermarci sui livelli di queste prime tre giornate. Stiamo lavorando veramente bene, penso che la gente ora abbia paura di noi. Siamo una squadra giovane, è vero. Molti dei ragazzi, come me, sono al primo anno in A2, per molti altri si tratta del primo anno in Italia, però secondo me la squadra c’è e possiamo fare bene quest’anno”.