MONTAGNOLO è amareggiato: "A QUARRATA non mi hanno dato tempo"
Il giovane tecnico ringrazia la società per l'occasione avuta, ma vuole fare alcune precisazioni
Quando sei allenatore e vieni esonerato, è come se il mondo ti cadesse addosso. Metti tutto te stesso per cercare il bene della squadra, poi arriva come una pugnalata "il prego si accomodi". Storie di calcio, è vero, storie abitudinarie, ormai consuetudini, giuste o sbagliate, di un mondo che tanto ti dà e tanto ti toglie.
Se poi sei un giovane allenatore "in rampa di lancio", è chiaro che aspettative, sogni e ambizioni sono al top, come pure il rischio, di "ricadute" se le cose non vanno per il verso giusto.
Sono giorni di "dolore calcistico" per Federico Montagnolo, 26 anni, allenatore giovanissimo appena esonerato dal Quarrata (Promozione girone A) dopo il pareggio casalingo contro il Villa Basilica. Federico è triste, ammette anche "di aver pianto al telefono con un giocatore che lo rincuorava", cose normali, quando si fa tutto con il cuore e la determinazione.
"Io devo innanzitutto ringraziare il Quarrata per l'importante opportunità che mi ha dato - dice a TOSCANAGOL - perchè hanno puntato su un giovane che arrivava da un'esperienza nel settore giovanile e in Seconda con la Pietà 2004. Oltretutto mi hanno allestito una buona rosa, ini un campionato difficile dove almeno sette-otto squadre sono partite con ambizioni importanti. Ringrazio la società che mi ha fatto allenare giocatori con esperienze di alto livello con i quali mi sono trovato benissimo".
Montagnolo accetta l'esonero, ma vuole fare alcune precisazioni. "Siamo d'accordo sul fatto che per il valore della squadra, i risultati ottenuti non sono stati sinora quelli che si aspettava. E' però vero che non ci è girato niente per il verso giusto. La squadra ha sempre giocato bene, ha costruito tanto. Abbiamo avuto qualche infortunio sfortunato come quello al gomito di Corsini e qualche banale distorsione. Il Quarrata è al penultimo posto in un girone superlivellato, dove bastano due vittorie per ritrovarsi a ridosso delle migliori".
Il tecnico di Prato si aspettava di poter avere più tempo per lavorare. "Non voglio fare alcuna polemica, però una considerazione la devo fare: se hanno puntato su un allenatore giovane, giusto darmi qualche possibilità, altrimenti non è credessero poi così tanto in me. I giocatori so che mi hanno difeso, erano dalla mia parte, ci sono rimasti male e in questi giorni mi stanno chiamando. Il clima è sempre stato sereno, credevano tantissimo nel mio lavoro. Con De Gori mi sono persino commosso".
A proposito di questo esperto attaccante, Montagnolo vuole chiarire che "domenica ha fatto un gol pazzesco e quando ha saputo del mio esonero mi ha chiamato, sentendosi un po' in colpa perchè non ha reso sinora come era nelle aspettative. "Il vero Pippo a Quarrata non l'hanno ancora mai visto", mi ha detto. Perchè un altro punto è proprio questo: in questi primi mesi di campionato, anche confrontandoci con la società, si è sempre pensato alle aspettative su Filippo, un elemento che 36 anni in Promozione può fare ancora la differenza".
Il giovane allenatore è amareggiato, ma è pronto a ripartire. "Non porto rancore, sono grato al Quarrata per avermi dato questa opportunità, però dovevano crederci di più. Comunque il calcio va avanti, ora mi lecco le ferite, proseguirò a vedere partite e ad imparare. Oltre al patentino UEFA B, ho quello di match analyst e mi piacerebbe applicarmi anche su questo. Essere mandato via dopo un pareggio in casa, non è cosa di tutti i giorni. Però è successa e auguro al Quarrata di dimostrare in futuro di non meritare l'attuale classifica".