La FIGC cerca il CAMBIAMENTO e si interroga nei tavoli del KICKOFF
Due giorni di incontri a Coverciano per elaborare nuove idee e progetti per il nostro calcio
Undici tavoli play-time di lavoro per elaborare nuove idee, progetti e proposte per il nostro calcio. A Coverciano nel week-end è andata in scena la quarta edizione di KICKOFF, la seconda consecutiva a Firenze. Una iniziativa che sta diventando un appuntamento fisso del calendario delle manifestazioni organizzate dalla FIGC.
Una FIGC che vuole ripartire, come ha ricordato nella circostanza anche il direttore generale, Michele Uva. “Siamo sempre in tempo per ripartire. La FIGC è in dinamica ripresa. Lo dimostrano gli ultimi risultati delle giovanili azzurre e i lavori di ristrutturazione e di riqualificazione di Coverciano. Abbiamo 832 mila ragazzi tesserati sotto i 18 anni e per rispetto a loro non ci possiamo fermare di fronte a una mancata qualificazione al Mondiale”.
Il tema di questa edizione del KICKOFF è stato quello dei singoli che fanno squadra e che credono nel progetto, dopo che nelle precedenti edizioni, le prime due a Cesena, si erano affrontati quelli del futuro, del coraggio e del gioco di squadra. La FIGC, nella circostanza, ha poi deciso di unire i suoi sforzi su di nobilissimo tema. Quello di sostenere la ricerca sul cancro, per aiutare i ragazzi dell’associazione del professore Cognetti.
Due giorni di intensi tavoli di lavoro, a cui hanno partecipato più di 300 invitati, conclusi da un Talk show dal titolo “La storia siamo noi”, che ha ripercorso gli ultimi sessanta anni di vita della FIGC, raccontati da relatori di eccezione, testimoni delle loro epoche, come Fino Fini, Giancarlo De Sisti, Gabriele Oriali, Billy Costacurta, Nicola Rizzoli e il neo ct della nazionale, Roberto Mancini. Aneddoti, ricordi, per concludere una due giorni che ha rappresentato una finestra affacciata sul futuro, nell’anno che celebra anche i 120 anni della FIGC.