"MONTELUPO in grande ascesa, ma al termine della stagione me ne andrò"
Il diesse Luigi Palumbo non è soddisfatto del rapporto con il responsabile dell'area tecnica Marco Camarlinghi
Dopo un anno e mezzo dal suo ritorno a Montelupo, il direttore sportivo Luigi Palumbo (NELLA FOTO) annuncia le sue dimissioni. al termine della corrente stagione. E' una stagione che sta andando in maniera molto positiva dal punto degli obiettivi per il club fiorentino, con la Prima squadra (Prima categoria girone A) che in classifica si trova a ridosso della zona play-offs.
"Eravamo partiti con l’idea di raggiungere una salvezza tranquilla - dice Palumbo a TOSCANAGOL - poi grazie agli ottimi risultati ottenuti stiamo pian piano alzando gli obbiettivi; ora dopo la campagna trasferimenti che secondo noi ha permesso di ringiovanire, ma allo stesso tempo rinforzare la squadra, vorremmo alzare l’asticella puntando a cercare di arrivare nelle prime cinque. Sarà un compito arduo dato l’alto livello del campionato, ma ci proveremo".
Allora perchè lasciare? "Comunque vada l’annata comunico di aver deciso di comunicare alla società che non intendo per la stagione 2018/2019 continuare con la nostra collaborazione. Premetto che non esistono problemi economici e che in un panorama calcistico che è sempre più in crisi, è un lusso potersi vantare di aver pagato quattro mensilità su quattro e in anticipo al fine di consentire i ragazzi un sereno Natale. Un motivo di orgoglio societario e anche di chi svolge il mio lavoro. Ho preso questa decisione in seguito alle troppe difficoltà organizzative e molti conflitti di gestione con il Responsabile dell’area tecnica Marco Camarlinghi: tutte queste problematiche mi hanno reso sin dal mese di agosto molto difficile lavorare come piace a me o come sono abituato. La Prima squadra è lasciata alla mia gestione con la difficoltà di attingere da una rosa Juniores gestita invece da Camarlinghi: siamo arrivati al punto di sentirci separati in casa, dove non è stato possibile in quattro mesi addirittura organizzare un'amichevole tra la prima squadra e la juniores. Non ho mai potuto confrontarmi con responsabili tecnici e la prima esperienza devo dire è stata molto negativa. Io sono per un calcio che porta i giovani in prima squadra e lavorare così senza poter programmare il futuro valutando i ragazzi della juniores non è il mio modo di fare".
La società è al corrente di questa situazione? "Benchè ho rappresentato le problematiche al consiglio della società, lo stesso non ha preso provvedimenti, non risolvendo le conflittualità nate, vivendo immobile la situazione. Pertanto ho deciso di comunicare le mie intenzioni. Comunque vada non smetterò mai di tifare il Montelupo, che è la prima società che mi ha portato a cimentarmi, ormai diversi anni fa, come Direttore Sportivo a livello dilettantistico e mi ha formato e cresciuto. Inoltre qua ci sono strutture e ambienti favolosi per lavorare e soprattutto non smetterò mai di ringraziare il presidente Sebastiano Tofani che per me è stato e sarà sempre come un secondo papà".