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LUCCHESE, è CRISI societaria e il SETTORE GIOVANILE minaccia lo STOP

Incontro con la proprietà per trovare una soluzione ai tanti problemi sul tappeto

Il Settore Giovanile della Lucchese minaccia di fermarsi. E' questo il messaggio d'allarme che ha portato alla convocazione di un incontro con la proprietà che ha avuto il risultato di una sorta di armistizio. Pagate certe pendenze, si va avanti, ma ancora per quanto?

La situazione appare davvero difficile e il futuro sempre più nebuloso, visto che i problemi societari inevitabilmente si riflettono sul settore giovanile che doveva invece autofinanziarsi per poter sostenere il budget (si parla di circa 60 mila euro per la stagione) con le "quote" versate dai genitori e gli incassi delle partite. Entrate che invece stanno servendo necessariamente alla Prima squadra che ha costi ben più alti.

Ci sono invece vecchie pendenze (gli allenatori della passata stagione, quasi tutti riconfermati, non ricevono i rimborsi dallo scorso gennaio) da regolarizzare e gli accordi erano di trovare alcuni campi per la gestione degli allenamenti con le tante squadre che ora sono ammassate ai campi dell'Acquedotto. Un problema logico dopo la scelta societaria di aumentare il numero delle squadre (e quindi anche di "quote" da riscuotere...) all'inizio della corrente stagione.

L'incontro avvenuto giovedì sera tra una folta rappresentanza degli allenatori e la società rappresentata dall'amministratore Bini, dal direttore sportivo della prima squadra Obbedio e dal socio Moriconi ha dunque portato ad una "pace armata". E' stato risolto il problema dei pulmini (per le vecchie pendenze) ed è stato assicurato che nella prossima settimana saranno attivati, secondo quelle che erano state le promesse fatte all'inizio della stagione: molti ragazzi infatti sono arrivati in rossonero con la promessa che sarebbero stati aiutati nel trasporto dalla società. Tre i pulmini con direzioni zona di Massa-Carrara, Castelnuovo Garfagnana e Media Valle e lungo l'autostrada verso Firenze. Tutto questo finora non è avvenuto con le prime rimostranze delle famiglie puntualmente arrivate. 

All'incontro non era presente il nuovo responsabile Andrea Ruglioni che ha delegato a fare le veci due allenatori, Nicola Gennazzani e Maurizio Gherardini, che in questa fase sono i suoi collaboratori più vicini per le questioni tecniche e organizzative. 

Da capire quindi gli sviluppi che necessariamente riguarderanno la società e il suo passaggio di proprietà. Le sorti del Settore Giovanile saranno così legate a filo doppio a quelle del club, il cui futuro preoccupa non poco tutto l'ambiente.

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  Scritto da Gino Mazzei il 16/10/2017
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