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VIDEO MARCO LANDUCCI ospite dello STAGE IMPARANDO FOOWEL di Corfino

L'allenatore in seconda della Juventus ha condotto un allenamento con i ragazzi del corso

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Sì, è proprio lui. Una Jeep nera (in pieno stile Juventus...) arriva alle 9,30 a Corfino in una fantastica giornata di sole. Al volante c’è Marco Landucci, lucchese, 53 anni, il principale collaboratore tecnico (una volta si chiamava “secondo”) di Massimiliano Allegri del club campione d’Italia. Con lui anche l’amico Gigi Pirito (è un dirigente del San Filippo) e il figlio Nicolò, classe 2005, un presente da tennista un futuro, perchè no, come portiere sulle orme del padre.

E’ una mattinata particolare per i quarantaquattro ragazzi che a Corfino stanno partecipando allo Stage Imparando Foowel organizzato da Toscanagol, tutto dedicato al mondo del portiere. E Marco Landucci non ha dimenticato il suo grande amore, quel ruolo che prima come giocatore e poi come preparatore lo hanno lanciato nel mondo del calcio che conta. Un abbraccio con l’amico Davide Quironi e con tutti gli altri dello staff di uno Stage fantastico, poi la conoscenza con i ragazzi orgogliosi di poter aver vicino uno dei protagonisti della Juventus.

Landucci non ha voluto rimandare l’appuntamento con gli amici di un tempo. Proprio con l’organizzazione di atuttocampolive (ora Toscanagol) condivise l’esperienza di uno Stage estivo diversi anni fa. Completino grigio con logo Juventus, così si è presentato in campo. “Ma vuoi allenare?” gli chiede Quironi. “Certo, affianco te come anni fa”.

Poi l’incontro con tutti i ragazzi dello Stage: Gino Mazzei ha presentato Landucci come calciatore, tracciandone la carriera, poi lui stesso ha parlato della sua “seconda vita” quella coincisa con la collaborazione nata con Massimiliano Allegri e le soddisfazioni di poter lavorare prima con il Milan e poi la Juventus, con tanti scudetti vinti. “Ho avuto fortuna” dice a un certo punto Marco, ma non va dimenticato che poi se non si è all’altezza in certi posti non si resta...
Landucci è tornato al veccho amore, a quel ruolo di portiere che ha sempre sentito suo. E in campo si è divertito ad allenare i ragazzi, dando consigli e parlando in continuazione, incitandoli a comportarsi in un certa maniera. E alla fine quasi una lezione teorica sui movimenti da tenere davanti ad una porta e alla sua “filosofia” del ruolo con i ragazzi posti in semicerchio a seguirlo interessatissimi. Quindi un’altra raffica di domande e poi  qualche minuto dedicato al figlio Nicolò che mostra una tecnica già interessante, buon sangue non mente, con il papà che gli effettua una serie di tiri e lo consiglia su come tuffarsi e respingere.

Quindi la meritata doccia e poi il pranzo all’Hotel California, base strategica dello staff di Imparando Foowel. Foto di rito un po’ con tutti, poi Marco Landucci è ripartito alla volta di Lucca con il saluto e l’abbraccio di amici che anche stavolta ne hanno apprezzato la semplicità e la schiettezza di uno a cui il successo non ha dato certo alla testa.

 
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  Scritto da La Redazione il 06/07/2017
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