Eccellenza, il "caso Forcoli-Piombino" divide gli addetti ai lavori
Indagine di TOSCANAGOL che scopre come siano tanti i pareri contrastanti
Una vicenda tutta da seguire quella accaduta domenica scorsa tra Forcoli e Atletico Piombino nel girone A che è al centro dell’attenzione degli addetti ai lavori. Un “caso” che riguarda un po’ tutti, visto che si parla di utilizzo obbligatorio dei “fuoriquota”, delle famose “quote giovani”.
Chi ha ragione? Cosa risponderà il Giudice Sportivo al reclamo posto dall’Atletico Piombino? Ed eventualmente, come replicherà il Forcoli? Il “caso” lo diciamo subito è controverso e divide gli addetti ai lavori. Lo si può facilmente intuire da una piccola indagine che TOSCANAGOL ha fatto nei due gironi.
“Se ci sono dei regolamenti vanno rispettati – dice Sabbioni della Pro Livorno Sorgenti – ma personalmente se fossi un dirigente di una squadra a cui capita una cosa del genere non avrei mai fatto il ricorso. Purtroppo oggi ci sono troppi interessi dietro e non tutti ci comportiamo nello stesso modo.”
Per il segretario del Castelnuovo Simone Pierotti, “magari mi sbaglio, ma per me ha ragione il Forcoli”, mentre per il diesse del Cenaia Riccardo Montagnani “si tratta di una vicenda complessa. Io dico che probabilmente mi sarei comportato nella stessa maniera del Forcoli. Credo comunque che sarebbe utile accettare sempre il verdetto del campo.”
A favore del ricorso dell’Atletico Piombino è invece Alessandro Donati diesse della Cuoiopelli. “Per me arriverà lo 0-3. La regola non è chiarissima, ma è già stata applicata in tal senso in precedenti situazioni. Concordo sul fatto che sia un po’ cervellotica, però viene chiarita bene se si leggono le sentenze del Giudice Sportivo in vari casi. Se ci pensate bene succede anche nella giustizia italiana e non a caso siamo italiani. Quindi, purtroppo per il Forcoli, bene per il Piombino, non mi aspetto sorprese.”
Passiamo all’altro girone dell’Eccellenza, il B. “Secondo me il ricorso è inaccettabile – dice Frediani diesse dei Gialloblù Figline – perché il Forcoli ha iniziato la partita con due ragazzi del 1996, uno poi è stato espulso, sono rimasti i due del 1995. Il fatto che poi sia stato sostituito l’altro ’96 non comporta niente, per me il Forcoli ha ragione.”
Dubbioso invece Maurizio Martelli diesse dell’Olimpia Quarrata. “Può essere che abbia ragione Frediani, io però nei panni dell’Atletico Piombino il ricorso l’avrei fatto. Quindi, anche se non andasse a buon fine, credo che sia stato giusto farlo.”
Ben articolata la posizione di Simone Benucci vice presidente della Castelnuovese. “Mi pare che la regola parli di avere due ragazzi del 1995 e uno del 1996 sempre in campo per novanta minuti. Questo schema può essere modificato solo con un’espulsione. Qualche anno fa accadde che una quota fu espulsa, ne fu inserita un’altra dalla panchina, poi fu tolta un’altra quota, morale partita persa. Regola discutibile, ma è così. Non ti puoi privare del ’96 in campo. Addirittura mi pare che se una domenica arrivi senza avere neanche un ’96 non puoi nemmeno giocare in dieci. Perdi a tavolino. Secondo me la Federazione dovrebbe comunque spiegare per bene la regola a tutte le società con degli esempi concreti. Altrimenti il campionato lo vinci con gli avvocati buoni, non con i bravi giocatori. Tornando al “caso”, se i ’96 erano due, uno viene espulso e sei rimasto con uno. Se lo sostituisci, “decidi” di giocare senza ’96, quindi la regola ti punisce. Ripeto, è discutibile, roba da azzeccagarbugli, ma va accettata così com’è.“
Su questo punto interviene di nuovo Frediani dei Gialloblù Figline. “Non sono d’accordo. Il ’96 è stato espulso, quindi non lo devi rimpiazzare. E i due del ’95 ci sono.”
“Mai sostituire una quota con uno più vecchio – ribadisce Becucci – se ciò ti porta in campo almeno due ’95 e un ’96. Questo è quanto vuole la Federazione.”
Sul dibattito interviene anche Adriano Nibi presidente della Sangiustinese. “Per me la regola dice che ogni squadra deve scendere in campo dal primo minuto con un ’96 e due ’95, se poi uno viene espulso non sei obbligato ad inserire una nuova quota.”
Risponde Becucci. “Non sei obbligato ad inserirla, ma devi stare attento alle sostituzioni.” Ancora Nibi. “Certo, se dopo un’espulsione di una quota, ne togli un’altra ed inserisci un vecchio, perdi la partita, ma la perderesti ugualmente.” Chiude Becucci. “Temo che il Forcoli avrà partita persa, staremo a vedere.”
Tutto chiaro?