"ORGOGLIOSI di aver TRIONFATO per questa gente SPECIALE"
L'allenatore della Sancascianese Daniele Latini parla dopo la vittoria della Coppa Toscana Prima Categoria

Il giorno dopo, a mente fredda, forse è ancora più bello. Daniele Latini, allenatore della Sancascianese, è ancora comprensibilmente raggiante dopo la vittoria della Coppa Toscana Prima Categoria, arrivata contro il Selvatelle allo Stadio “Gino Bozzi” di Firenze all’ultimo minuto del secondo tempo supplementare (rete di Giulio Lumachi).
Dopo aver vinto il girone con Libertas Barberino Tavernelle (1-1) e Chianti Nord (3-0), la compagine gialloverde ha superato ai sedicesimi il Resco Reggello (0-0, vittoria arrivata ai rigori), agli ottavi il Bibbiena (gara sospesa per nebbia all’81’ sul risultato di 1-0 e vinta poi a tavolino per rinuncia degli avversari), ai quarti il Calenzano (2-1) ed in semifinale il San Godenzo (1-1 e successo ai rigori).
Il successo in finale è stato bellissimo. “È stata sicuramente una sofferenza, ma la soddisfazione finale è enorme – dichiara mister Latini – la partita è stata abbastanza brutta, ma qualcosina in più lo avevamo creato noi. Cinque minuti prima del goal vittoria, arrivato su una carambola, da un calcio d’angolo come quello dove è scaturita la rete decisiva, la palla ha attraversato tutta lo spazio davanti alla porta, senza che nessuno trovasse la deviazione vincente per pochi centimetri. La vittoria è arrivata al cardiopalma, scrivendo una pagina memorabile nella storia di questo club”.
La squadra è stata spinta da un tifo incredibile. “Ci hanno seguito circa in ottocento da San Casciano, una cosa difficilmente immaginabile in Prima Categoria. Qui la gente ha una passione enorme, ci sono tanti volontari al servizio del club, il primo dei quali è proprio il nostro Presidente Ademaro Becattini. Cinque anni fa, quando la Sancascianese era in Seconda Categoria, vinsero in semifinale di Coppa Toscana, poi la finale non venne giocata a causa della pandemia di Covid 19. Qui la gente voleva giocare una finale, essere riusciti anche a vincerla, davanti a questo pubblico, è indescrivibilmente bello. In Coppa, essendo in gare secche, a volte l’outsider può emergere, come è accaduto a noi. Una squadra con tanto cuore come la nostra può essere premiata”.
Il tecnico ha parole al miele per San Casciano Val di Pesa e la sua gente. “Io sono di Certaldo, ma qui ho trovato un posto veramente particolare. C’è un attaccamento incredibile, i tifosi spesso sono ragazzi del posto che non riescono ad arrivare in prima squadra ma che restano legatissimi a questi colori, oppure calciatori di categorie superiori che come possono vengono a sostenerci. La cosa più bella di questa gente è che non è chiusa in sé stessa, anzi è molto aperta con chi arriva per dare una mano. I calciatori arrivati da fuori sono stati bravi ad integrarsi, ma quelli del posto lo sono stati ancor di più nel farli sentire da subito a proprio agio. Nel loro essere orgogliosi e campanilisti, la gente di qua è veramente molto accogliente”.
Quali sono i vostri “segreti”? “Sicuramente il gruppo, che al di là dei valori calcistici, si diverte a stare insieme. Non ricordo un allenamento, ad esempio, dove eravamo in meno di quindici persone, anche chi parte dalla panchina è sempre felice di poter dare in qualche modo il proprio contributo. Una menzione particolare la meritano quei ragazzi che ieri ho dovuto mandare in tribuna, erano i primi a cantare e sostenersi sugli spalti insieme ai tifosi. Inoltre, voglio ringraziare sentitamente la società. Qui non c’è un’attesa spasmodica per i risultati, bensì si cerca la prestazione. Nelle prime quattro gare avevamo raccolto appena due punti, ma le prestazioni c’erano e la squadra era viva. Così, la società venne a parlare con noi e ci disse di non preoccuparci ma di continuare in questa direzione perché le cose sarebbero cambiate. Così, quando anche i risultati sono iniziati ad arrivare, tornarono a parlarci per ringraziarci. Ma fui io a ringraziare loro per non averci messo pressione e per averci lasciati tranquilli. Questa è stata la base per costruire questo grande trionfo che oggi ci godiamo”.
