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MASSA e la MASSESE, un AMORE "MALATO" da RISANARE

Aggressione al presidente Gerini e una situazione paradossale. Parla il direttore generale Cantoni: "Stiamo lavorando per dare una futuro a questa società, ma non siamo capiti"

"Se devo venire allo stadio assieme alla mia famiglia e rischiare di essere aggredito nonostante sia l’unico a mettere soldi nella Massese è chiaro che ci debba pensare sopra. Io sono innamorato della Massese. Per me venire a vedere la partita era un piacere sin da bambino. Ora è uno stacco dal lavoro perché sono sempre fuori casa. Se deve diventare motivo di pericolo per me e la mia famiglia, anche no. Mi sono presentato davanti ai tifosi quando potevo rimanere a casa. Io non sono un “rambo“ che reagisce di fronte a cento tifosi ma neanche uno che si merita certi trattamenti. Gli insulti li posso anche accettare, le mani addosso no. Posso rischiare di prendere un pugno da dietro o peggio perché abbiamo perso una partita di calcio? Siamo alla pazzia...".

Una brutta storia che merita (purtroppo) di essere raccontata, nella speranza magari che qualche testa pensante rifletta un po' e capisca che siamo arrivati... al punto di rottura. E' quella accaduta nell'utlima giornata di campionato nel girone A dell'Eccellenza allo stadio "Giampiero Vitali" di Massa.

Le dichiarazioni sono quelle del presidente Antonio Gerini e aprono una serie di riflessioni che TOSCANAGOL vuole fare per far sì che certi episodi cessino di "avvelenare" il mondo del calcio e dello sport in genere. 

Augusto Cantoni è tornato alla Massese nel febbraio 2023: giusto dire, tornato, visto che ha vestito da  calciatore la maglia bianconera nella stagione 1979-1980 in serie D e poi è stato dirigente con vari incarichi successivamente. E' il direttore generale del club, un uomo di calcio che ha però portato anche managerialità e iniziative al club.

"E proprio su questo voglio incentrare l'attenzione - dice a TOSCANAGOL - perchè in accordo con il presidente, il primo pensiero è stato per dare una base solida a questo club. Abbiamo trovato una situazione difficile sotto ogni profilo, chiaramente si è puntato nell'immediato a uscire da una difficile posizione di classifica e a portare a casa una salvezza che non era così scontata".

La stagione 2023-2024 è stata così una sorta di... anno zero, per la società, con Cantoni che ha puntato su aspetti importanti portando nuove iniziative. "Siamo riusciti ad avere un campo di allenamento sia per la Prima squadra che per la Juniores. Abbiamo puntato sui lavori allo stadio che mi sembra ora diventato un vero "gioiellino". Abbiamo riformato il settore giovanile e fatto un accordo con una società storica come il Poggioletto. Abbiamo pensato a fare una base alla Massese e un futuro sostenibile. Mi dispiace che tutto questo non sia stato capito o sottavalutato".

Massa chiede di tornare in campionati più importanti. Cantoni ne è consapevole. "E' tutto legittimo, la storia e il blasone dicono questo, però la realtà è che ci dobbiamo misurare in una categoria ibrida dove non è facile emergere. Ci sono anche piccole piazze e realtà che vogliono emergere. Chiaramente in estate in sede di costruzione di squadra abbiamo cercato di formare un gruppo in grado di lottare per il passaggio in serie D. A tutt'oggi di questo ne sono ancora convinto, però ci sono state vicissitudini, problematiche che fanno parte del gioco del calcio e i risultati al momento non sono quelli che ci aspettavamo. Tutti siamo delusi, ma fiduciosi che siaancora il tempo per risalire".

Per questo Cantoni non si aspettava quello che è accaduto al presidente Gerini. "Io userei l'aggettivo decoro per definire la situazione che stiamo vivendo. Quanto è successo sfugge da ogni logica e deve farci riflettere tutti. Il bene della Massese passa da certi comportamenti. Se non si capisce questo non si andrà mai da nessuna parte. Noi stiamo cercando di svolgere un lavoro per dare un futuro a questa piazza, ma se non veniamo capiti, compresi e aiutati, allora tutto andrà perduto. Gerini è un innamorato della Massese, sa che gli costa e basta e meriterebbe un minimo di rispetto per quello che fa. Chiaramente tutti si sbaglia, ma lasciateci lavorare e giudicateci dopo del tempo".

Il direttore generale bianconero analizza un altro passaggio importante. "Ci siamo ormai resi conto che i nostri giocatori si sentono condizionati quando giocano in casa, un tensione immotivata, ma che nasce dalla pressione che gli viene data e dalle aspettative che si hanno. Non è questo l'aiuto giusto per chi scende in campo. Molti sono ragazzi giovani, onorati di vestire questa maglia, ma poi bloccati dalla paura di sbagliare e di essere criticati. Se la città e il pubblico di Massa vogliono risalire, serve un atteggiamento diverso".

La speranza così è che le cose cambino. Se un allenatore di consumata esperienza come Fabrizio Tazzioli, sceglie di tornare a Massa, significa che la società gli ha dato le garanzie richieste. Il momento è difficile, la classifica langue (7 punti in 8 partite, 1 sola vittoria e 12° posto nel girone B di Eccellenza), ma solo tutti uniti si potrà risalire la china.

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  Scritto da Gino Mazzei il 10/11/2023
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