"Chiedo un ATTO di GRAZIA per quei RAGAZZI pesantemente SQUALIFICATI"
E' la proposta del presidente del Casellina Giovanni Bellosi per sanare una situazione davvero spiacevole
Ricordate la spiacevole vinceda legata a una partita del campionato Giovanissimi regionali di due stagioni fa (LEGGI QUA)? Tengono ancora banco (e lo capiamo....) le rimostranze delle famiglie dei ragazzi squalificati che chiedono di avere le motiviazioni della sentenza che non sono ancora uscite.
Il dibattito è acceso sui social e tal proposito va registrato un interessante intervento di Giovanni Bellosi, presidente del Casellina Calcio, che ci ha inviato il suo pensiero sulla vicenda e annuncia che presto scriverà una lettera al presidente Gravina e al consigliere federale Franchi per raccontare quanto sta accadendo.
Salve, sono il Presidente del Casellina Calcio. Vorrei dare il mio contributo sulla vicenda che il genitore cerca, credo giustamente, di tenere viva all'attenzione di tutti. La battaglia è giusta, c'è pero secondo me un errore di fondo.
Il punto non è la responsabilità della società che ha denunciato, o stimolato la denuncia, sulla presunta combine: se davvero la retrocessione di una società è avvenuta per una partita truccata e un'altra ha avuto una salvezza con l'aiutino giusto denunciare il fatto nelle sedi competenti.
Peraltro mi pare che la giustizia sportiva abbia acclarato i fatti e quindi giusta è stata la denuncia. La lealtà sportiva è un valore che dobbiamo cercare di trasmettere ai nostri ragazzi. Il tema vero è la follia dell'entità delle condanne: 4 anni di squalifica a dei ragazzi è una pena sproporzionata, ridicola, che di fatto li estromette forse per sempre dal calcio giocato con delle conseguenze educative pericolosissime; la logica delle squalifiche dovrebbe essere sì punitiva ma soprattutto di educazione e futuro reintegro: 4 anni vuol dire tagliare fuori un ragazzo dal calcio e condannarlo sportivamente a vita.
Se posso consigliare è qui che va spostata la battaglia, e non proseguire sulle colpe di chi legittimamente ha denunciato. Non so se esista in questi casi uno strumento di grazia, per quanto poco possa essere di aiuto e se gradito mi impegnerò personalmente nell'ambito della FIGC per portare avanti questa giusta causa. Credo che questa sia la possibile via di uscita di questa brutta vicenda: una grazia ai ragazzi che gli cosenta di tornare a giocare. Puo farlo il Presidente Figc? Prpviamoci. Un abbraccio ai ragazzi, che evidentemente hanno sbagliato ma che meritano una seconda chance nel mondo del calcio. E grazie al caro Gino Mazzei che tiene vivo sempre il dibattito sui temi cari al nostro mondo.
CHI VOLESSE INTERVENIRE SU QUESTO ARGOMENTO CON UN PROPRIO PENSIERO PUO' SCRIVERE ALLA REDAZIONE DI TOSCANAGOL info@toscanagol.it