La RONDINELLA MARZOCCO ha FESTEGGIATO il PASSAGGIO in ECCELLENZA
Lorenzo Bosi: "Sono un presidente fortunato, ottenuto un risultato che è un vanto per noi"
Una serata nel cuore del tifo biancorosso, il Torrino di Santa Rosa, sede storica della Rondinella, per festeggiare il salto di categoria in Eccellenza, raggiunto al termine della finale playoff con il Quarrata. Una serata di festa, con protagonisti dirigenti, tecnici, giocatori con in testa il presidente, Lorenzo Bosi, testa di ponte con il futuro, che prevede l’allestimento di una rosa che possa recitare un copione importante anche in Eccellenza. L’obbiettivo, inutile girarsi intorno, è quello della salvezza, ripartendo dal tecnico della promozione, il riconfermato, Alessandro Francini, in sinergia con il diesse, Alessio Mamma, anche lui tra gli intoccabili, dopo il chiarimento post Santa Croce sull’Arno.
“Sono un presidente fortunato - ha sottolineato Lorenzo Bosi - abbiamo trovato un gruppo di giocatori fantastici, che sono stati i protagonisti di un’alchimia coagulante, guidati da un allenatore che ogni giorno si dimostra sempre più bravo e un diesse che ha fatto un lavoro straordinario. Abbiamo vinto un campionato nel campionato, perché ai play off hanno partecipato sedici squadre forti e noi siamo andati in fondo, grazie alla matrice biancorossa, che ci permette di andare avanti con rinnovati obbiettivi. Con il lavoro si ottengono i risultati e noi ci siamo riusciti in condizioni difficili, con spogliatoi impraticabili e in piena pandemia. E questo è sicuramente un vanto per la società che presiedo da dodici anni”.
“Quando ho capito che potevano andare in fondo? - ha rivelato il tecnico, Alessandro Francini - al gol del pareggio nella prima gara play off con la Lanciotto. Alla rete di Amodio, ho sentito il calore, il trasporto della curva biancorossa e in quel momento ho detto dentro di me, che saremmo stati protagonisti di una lunga cavalcata e che avremmo raggiunto l’Eccellenza. Ringrazio per questa impresa un gruppo eccezionale, che porterò sempre con me, per le sensazioni, le gioie, che mi ha fatto vivere”.