La MASSESE si affida a LAVEZZINI per ritrovare SERENITA' e COESIONE
Dopo una settimana di grandi tensioni, ecco l'arrivo dell'esperto trainer che ritorna dopo oltre venti anni
Dopo alcuni giorni di grande "tensione", a Massa ora si cerca di voltare pagina. I restanti dirigenti guidati dal presidente Gianni Nepori hanno scelto il nuovo allenatore che sostituisce il dimissionario Matteo Gassani. Si tratta di un ritorno, quello di Rino Lavezzini, classe 1952, nativo di Fidenza che era già stato alla guida della Massese nella stagione 1997-1998, in Serie D. Un trainer esperto e navigato a cui ora ci si affida per ritrovare armonia e un ambiente coeso.
Lavezzini è stato presentato allo stadio e così ha commentato così il suo ritorno in bianconero:"Non me lo sarei mai aspettato, conoscendo un po’ l’ambiente e la società. Questa è un’occasione prima di tutto perchè Massa è una citta importante che ha bisogno di calcio. Qui si vive di calcio, lasciamo stare la categoria che non compete a una società come questa. Ero già stato qui nel ’97-’98, ho degli amici. Sono vicino a casa, sto bene. Una scelta per la piazza, per gli amici che ho qua. A me le cose difficili piacciono. Normale che se subentro la squadra non va bene sicuramente, devi cercare di fare qualcosa di diverso. Mi dispiace per chi c’era prima perchè so che ci teneva molto ed è anche un amico. L’ho chiamato e l’ho ringraziato per il lavoro svolto. Non si possono stravolgere le cose. Dobbiamo guardare tanti aspetti. I vecchi li conosco tutti e secondo me sono degli ottimi giocatori per questa categoria, in questi giorni avrò modo di vederli. Dovremmo allenarci un po’ di più".
Il tecnico non fa promesse. "Quello che possiamo dare, in questo momento, è la tranquillità e un cambiamento a livello morale. Il cambio di allenatore dispiace, ma sicuramente può dare una scossa. Se facciamo un grosso risultato domenica il merito va dato a chi è stato qui prima di noi. Non voglio cambiare più di tanto perchè non c’è stato nemmeno il tempo. La prima cosa di cui parleremo è che fra un mese esatto apre il mercato e qui valuteremo chi merita e chi non merita. Io esigo tanto da me stesso e quindi anche di più dai miei giocatori. Giocare a questi livelli deve essere fatto per passione. In questo mese valuteremo di cosa c’è bisogno, ma voglio vedere ragazzi che bagnano la maglia. Questo vogliono i tifosi di questa piazza. Se uno può dar cento e ha dato cento non si può chiedere di più. I ragazzi hanno sentito la responsabilità e hanno capito il momento di difficoltà che sta affrontando la piazza. La classifica è molto corta e non impossibile da stravolgere, ma dobbiamo lavorare tanto".