"Ecco perchè si è chiusa la PLURIENNALE storia con la LASTRIGIANA"
Fabrizio Mancini spiega i motivi per cui lui e il padre non guideranno più la Scuola Calcio biancorossa
Lo scorso week end è stato ufficializzato dalle parti l’interruzione della collaborazione fra la Lastrigiana e i Mancini, che da quindici anni ne dirigevano la Scuola Calcio e che con la loro riconosciuta professionalità e competenza hanno contribuito in maniera significativa all’ascesa del sodalizio biancorosso.
Ne parliamo con Fabrizio Mancini partendo dal passato per poi proiettarci sui progetti futuri che lo attendono.
Il divorzio dalla Lastrigiana ha sorpreso molti addetti ai lavori e non solo. Come è maturato? "Innanzi tutto, ci teniamo a specificare che in totale accordo con la Società fino al termine di questa stagione resteremo impegnati e concentrati per portarla a termine nel migliore dei modi. E’ stata per tutti noi una stagione travagliata da cui però vogliamo raccogliere il meglio che sia possibile. E abbiamo ancora due mesi di attività per dare fondo a tutte le nostre energie. Detto ciò, non è semplice lasciare una realtà come la Lastrigiana dopo quindici anni, ma un paio di settimane fa ne abbiamo parlato insieme ed è emersa la volontà della società di intraprendere un nuovo percorso. E’ una scelta che non fatichiamo a comprendere e che rispettiamo con assoluta tranquillità. Se anche le parti avessero manifestato il desiderio di proseguire, da parte nostra avremmo sentito l’esigenza di ridefinire alcuni aspetti sostanziali dell’attività. Per cui in definitiva, crediamo che sia stato colto il momento giusto per prendere strade diverse. Ma soprattutto l’aspetto che ci rende felici, è che questo passaggio sia avvenuto con totale e reciproco rispetto e riconoscenza. D’altra parte, si è trattato di un rapporto di collaborazione che per la sua durata e i risultati prodotti può definirsi unico e difficilmente replicabile".
Immagino che siano tante le persone che vorrete ringraziare. "In questo momento di distacco colmo di tristezza, i nostri pensieri più affettuosi vanno alle centinaia di bambini e alle famiglie che dal 2006 a oggi ci hanno dato fiducia, ci hanno fatto sentire la loro vicinanze e con le quali abbiamo condiviso bellissime esperienze così come attraversato difficoltà e inciampi.
In questa lunga e positiva esperienza abbiamo sempre messo tutta la nostra passione, le nostre conoscenze, la nostra esperienza e la nostra professionalità al fine di accompagnare la crescita dei bambini nel modo più sano e corretto possibile.Sono state stagioni intense, un periodo durante il quale abbiamo visto crescere in modo esponenziale la Lastrigiana. In questo senso ci piace pensare di aver contribuito in modo significativo alla valorizzazione della società e al raggiungimento di risultati sportivi straordinari.
Come naturale che sia, abbiamo commesso anche degli errori, ma li abbiamo sempre commessi in assoluta buona fede e nel caso abbiamo sempre cercato di porvi prontamente rimedio. Come ripeto, fino al termine di questa stagione sportiva ci impegneremo a portare sul campo le nostre idee metodologiche e la nostra innovativa filosofia, che anche in questo difficile momento ci ha contraddistinto e ci ha visti protagonisti. Per tutto questo vogliamo ringraziare la Lastrigiana che ha sposato fin da subito il nostro progetto e ci ha consentito di svilupparlo nell’arco di questi 15 anni.
In particolare, sentiamo il dovere di ringraziare l’attuale Società, il suo Presidente Samuele Vignolini, Fabrizio Fabrizzi (Presidente della Giovani Biancorossi), il Direttore Generale Enrico Gallo, il gruppo dirigente che nel 2006 ci volle fortemente alla Lastrigiana, ovvero l’allora Presidente Marco Corti e i vice presidenti Franco Mazzoni e il compianto Antonio Corsinovi, così come non possiamo dimenticare coloro che ci sono stati più vicini e penso a Fabrizio Bellini e a Sandro Bartolini.
Sono tante le persone che vorremo citare e i volti che scorrono davanti ai nostri occhi. Mi riferisco a tutti i segretari e le segretarie con cui abbiamo collaborato, tutti i dirigenti e i volontari della società che non hanno fatto mai venire meno il loro aiuto, così come tutti i custodi con i quali abbiamo gestito l’attività sul campo e non solo. A tutti loro dedichiamo un caloroso e sentito saluto.
In chiusura permetteteci di rivolgere un sentito ringraziamento ai nostri attuali tecnici e a quelli che ci hanno accompagnato in questa incredibile esperienza, a cominciare da Francesco Rizzo, che per anni è stato il nostro faro in campo e non solo. Se tutto questo è stato possibile il merito maggiore è loro. Uomini e istruttori appassionati e competenti che hanno dedicato e dedicano il loro tempo ai bambini e al loro amore per il calcio. Conoscendo molto bene la Lastrigiana, siamo certi che saprà garantire un futuro lucente alla sua Scuola Calcio e laddove possibile migliorare ciò che fino ad oggi è stato fatto".
Cosa ci riserverà il vostro futuro calcistico? "Se non avessimo trovato qualcosa di realmente intrigante e innovativo, saremmo stati disposti anche ad abbandonare questo ambiente, che a nostro avviso ha molti problemi ed è per certi versi diventato il luogo dove certe degenerazioni tipiche dei nostri tempi trovano terreno fertile per amplificarsi. Ne ho parlato molte volte e mi sono sempre esposto in prima persona esprimendo con molta chiarezza il mio pensiero. A nostro avviso, il calcio giovanile e dilettantistico, ha bisogno di persone che abbiano la voglia e la determinazione per cambiarne gli attuali paradigmi. Noi ci proponiamo di essere fra queste.
Non è ancora arrivato il tempo per svelare il nostro futuro. Di sicuro posso dirvi che la nostra storia ci impone di non essere ordinari. Abbiamo sempre cercato di essere innovativi e a volte rivoluzionari. Lo fummo quando fondammo la Scuola Calcio Desolati, lo siamo stati quando per primi cominciammo ad organizzare con Fiorentina i Viola Camp, lo siamo stati nel nostro rapporto con Fiorentina iniziato agli inizi degli anni novanta, lo siamo stati ogni volta che abbiamo innovato i metodi di allenamento fino ad arrivare all’attuale metodo globale specifico Foowell Coaching. Ecco, oggi l’unica cosa che posso dire è che anche questa volta rispetteremo il nostro modo di essere, ovvero non saremo ordinari in ciò che andremo a fare. Non facciamo calcio a qualsiasi costo. Continueremo a farlo solo se saremo sicuri di non tradire i nostri principi".
Qual è il futuro del Centro Formazione Calcio? "Ottima domanda. Il CFC nacque da un’idea nostra e di Angelo Di Livio, a quei tempi giocatore e capitano della Fiorentina. Ben presto Angelo lasciò Firenze per le note vicende e il progetto che con lui avevamo immaginato si interruppe per prendere forma sotto altre vesti. Oggi molte cose sono cambiate. Per questo il marchio del CFC non sarà più abbinato alla società nella quale andremo a sviluppare il nostro futuro progetto. Ma il Centro Formazione Calcio non cesserà di esistere. Anzi si rafforzerà e si svilupperà in altre direzioni e su altri progetti indipendenti. Non dimentichiamoci che appena sarà possibile torneremo ad organizzare i nostri prestigiosi tornei internazionali quali la Europe Cup U12 dedicata a Sergio Castelletti, la Coppa Italia Open U10 dedicata a Mario Mazzoni e la Coppa Italia Open U11. Ma l’idea a cui stiamo pensando in questi giorni è quella di promuovere un altro paio di tornei a livello nazionale. Stiamo inoltre lavorando da qualche mese con il Direttore Andrea Innocenti ad un progetto molto interessante e qualificante che ci auguriamo di poter concretizzare nei prossimi mesi, così come stiamo mantenendo viva la nostra rete di contatti internazionali attraverso cui proporre attività di eccellenza a società, squadre e giocatori. Insomma, è un momento in cui siamo in pieno fermento e impegnati a dare forma a tutte quelle idee che abbiamo immaginato in questi lunghi mesi di inattività. Il Centro Formazione Calcio è più vivo che mai ed è a disposizione di tutte quelle società che vogliono intraprendere percorsi virtuosi e qualificanti".
Per concludere, quando sarete in grado di svelarci nei dettagli il vostro futuro? "Non appena lo avremo definito. Come ripeto, per il momento siamo molto concentrati per terminare al meglio questa stagione sportiva in Lastrigiana. Lo dobbiamo ai nostri piccoli tesserati, alle loro famiglie che sentiamo molto vicine e alla società, che colgo l’occasione per ringraziare nuovamente. Una parte del nostro cuore rimarrà per sempre sul campo della Guardiana e affezionato ai colori biancorossi. La nostra esperienza in Lastrigiana ci lascerà ricordi indelebili".