RIPARTENZA, tutti i DUBBI e le PROBLEMATICHE da SUPERARE

L’Eccellenza può ricominciare anche se sono da verificare alcuni aspetti fondamentali legati alla ripartenza.  L’assemblea nazionale della Lega Dilettanti ha tracciato la nuova strada che sarà seguita nei prossimi giorni. Cerchiamo così di capire quali sono gli “scenari” che ci attendono.

UNA RIUNIONE FIUME E “COMBATTUTA”
Come richiesta dal riconfermato presidente Sibilia, nei giorni precedenti si era chiesto ai Comitati Regionali di “sondare” le proprie società per capire gli intendimenti e le problematiche sulla possibile ripartenza dei campionati di Eccellenza, legati a filo doppio alla serie D, massima categoria dilettantistica che, magari un po’ a singhiozzo, sta andando avanti.

Fatto sta, a Roma, è emerso subito come ci fossero differenze nelle varie posizioni all’interno dei Comitati Regionali. Alcune regioni avrebbero voluto ripartire a tutti i costi, altre, tra cui la Toscana, tendenzialmente favorevoli ma con condizioni ben precise da esaminare, relative al costo dei tamponi e alla riapertura degli stadi, per poi arrivare a studiare un nuovo format per la conclusione dei campionati, ipotizzando una ripartenza nel mese di marzo-aprile.

C’è stato un ampio e articolato dibattito a seguito del quale inizialmente erano state individuate alcune condizioni per la ripartenza da recepire a livello nazionale e, quindi, obbligatorie per tutti i Comitati. La Toscana, insieme ad altre Regioni del Centro Nord, ha ritenuto tali condizioni fortemente penalizzanti per le società, soprattutto in un contesto ambientale come quello attuale.

La discussione si è allungata fino a tarda sera. Alla fine è stata trovata una sintesi fra le varie posizioni, per il momento solo interlocutoria, che, almeno sulla carta, darebbe il via alla ripartenza, ma che ora necessita di un iter presso il Consiglio Federale e che non dà niente per scontato.

I PASSAGGI DA SEGUIRE
Il Consiglio Direttivo della Lega ha dato delega al Presidente Sibilia affinchè verifichi  con il Consiglio Federale se sussistono le condizioni per la predisposizione di un protocollo sanitario ad hoc, per un contributo straordinario da parte della FIGC alfine di  garantire l’effettuazione dei tamponi e della sanificazione degli ambienti, nonché la deroga relativa ai format dei campionati in ambito regionale anche con richiesta in deroga all’articolo 49 delle NOIF e di non dar luogo a retrocessioni.

Il CONI, da parte sua, su richiesta della FIGC dovrà definire il campionato di Eccellenza di interesse nazionale, equiparandolo alla serie D. Stesso status sarà assegnato anche all'eccellenza femminile e al calcio a 5 serie C.

LE TEMPISTICHE
Questi ora i possibili scenari:
1) Nella prossima settimana se il CONI definirà l’interesse nazionale delle categorie interessate,  sarà possibile per le società che lo vorranno ricominciare con gli allenamenti di gruppo.
2) Successivamente si dovrà attendere che il Consiglio Federale, che si svolgerà presumibilmente nei giorni successivi al 22 febbraio, risponda in merito alle richieste avanzate dal Consiglio della Lega Nazionale Dilettanti (sostenibilità economica del protocollo sanitario, format campionati, retrocessioni) e che risultano essenziali per riprendere l’attività.
3) I vari Comitati regionali, in attesa di queste decisioni, inizieranno nuovamente a verificare al proprio interno la situazione delle varie società e a studiare il nuovo format e le migliori modalità per terminare la stagione sportiva.