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"Aspettiamo che la FIGC ci mandi un COMUNICATO ESPLICATIVO sul DPCM"

Parla il presidente toscano della LND Paolo Mangini: "Devono spiegarci cosa fare nei campionati giovanili"

E' il primo che da ieri sera sta cercando di capire in maniera completa il nuovo DPCM per applicarlo su scala regionale. Il presidente della LND Toscana Paolo Mangini tiene prima di tutto a precisare che l'applicazione deve essere uguale su tutto il territorio nazionale ed è per questo che attende comunicazioni dalla Federazione che dovrà verificarle con gli uffici del Ministro dello sport.

"E' vero - risponde - e per questo stiamo aspettando un Comunicato esplicativo da parte della FIGC, visto che ci sono diversi passaggi che si prestano a interpretazioni diverse. Mi riferisco in particolare all'attività giovanile dove non è chiarissimo se potranno proseguire quei campionati di livello regionale e fermarsi quelli nell'ambito provinciale o fermarsi entrambi. Non vorremo commettere l'errore di dare alcune interpretazioni a livello toscano che poi non sono quelle giuste".

Mangini vuole capire bene tutto il procedimento prima di commentare definitivamente. "Per ora posso solo dire che questo DPCM penalizza unicamente con delle limitazioni il settore sportivo in particolare quello dell'attività di avviamento allo sport, le scuole calcio tanto per intendersi. Questo non è solo una questione sportiva, ma sociale e questo provocherà gravi ripercussioni. Senza contare tutti i sacrifici che le società hanno fatto e fanno per rispettare tutti i protocolli organizzativi e sanitari".

Una cosa sembrerebbe (giusto usare il condizionale) sicura. "Dovrebbe continuare l'attività dilettantistica dalla serie D fino alla Seconda categoria".

E la categoria Juniores come verrebbe considerata? "Per me fanno parte dei dilettanti. Quindi vedrei logico che proseguissero l'attività almeno quelli regionali, se la norme ponesse limitazioni a quelli provinciali".

Stop agli allenamenti nel calcio giovanile? "Sembra che sia possibile farli solo individualizzati e  anche questo porrà dei problemi organizzativi a carico delle società e anche motivazionali nei confronti dei ragazzi, abituati ormai da quasi due mesi a confrontarsi con esercitazioni collettive e confronti fra gruppi contrapposti. Interrompere improvvisamente questa metodologia non sarà semplice. Ricordo a tutti che il DPCM entra in vigore da oggi. Appena avremo notizie sicure sarà nostro compito comunicarle immediatamente".

 

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  Scritto da La Redazione il 19/10/2020
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