"Assurdo pensare di finire la stagione: ma cosa decideranno?"
Intervista al responsabile tecnico della scuola calcio del Montespertoli Stefano Biotti
In questi giorni di quarantena abbiamo scambiato due parole con il responsabile tecnico della scuola calcio del Montespertoli Stefano Biotti.
Per prima cosa Stefano, come andavano le cose prima dello stop imposto da questa emergenza? "L'annata stava procedendo secondo i programmi, eravamo molto contenti del nostro operato e credo lo fosse anche una buona parte dei nostri tesserati".
Oltre che responsabile della scuola calcio, era anche alla guida del gruppo Giovanissimi B, come stava procedendo la stagione? "Con entusiasmo, vuoi per la sinergia che si era creata con il gruppo, vuoi per gli ottimi risultati ottenuti in campo. Eravamo sulla cresta dell'onda, è stato un vero peccato doverci fermare".
Veniamo ora all'attualità del momento: la Lega Nazionale Dilettanti ha nuovamente rinviato la decisione di chiusura dei campionati. Qual è il suo pensiero? "Il nostro tempo non si è ancora compiuto, siamo sospesi fra il fare e il non fare ormai da oltre quaranta giorni. Personalmente credevo che davanti ad oltre 20000 decessi con o per il covid, davanti alla totale chiusura delle scuole, delle aziende, delle attività commerciali, questa decisione fosse più semplice da prendere, ma probabilmente mi sbagliavo".
Perchè a suo avviso non riescono a prendere una decisione? "Chi ha il dovere di prendere decisioni ha, a quanto pare, una bella gatta da pelare. Parlando da tecnico, Non riesco nemmeno ad immaginare come sia possibile portare a termine questa stagione, eppure a quanto pare c'è chi invece ha la voglia o la necessità di concluderla".
Qual è lo scenario che si immagina in un futuro prossimo? "Intanto spero fermamente che sia fatta una distinzione fra campionati giovanili e campionati prima squadra. Interessi e prospettive per il completamento di queste due categorie, son talmente diverse che sarebbe a mio avviso un errore non considerarlo".
Si schiererebbe così con chi vorrebbe di fatto annullare tutta la stagione? "Se penso al giovanile, regionale o provinciale che sia, la prima cosa che mi viene alla mente è il brusco stop alla formazione che i ragazzi hanno dovuto subire, mentre i vari problemi di classifiche con attinenti promozioni e retrocessioni, mi arrivano in un secondo ma forse anche terzo momento. Perciò mi rendo conto che non sono proprio la persona più adatta per dare pareri né tanto meno sentenze. Come detto sopra, il mondo prime squadre, è ben diverso e muove costi molto più elevati, questo però non giustifica che si debbano correre eccessivi rischi pur di portarlo a termine".
Quindi, in conclusione, la sua speranza qual è? "La nostra società è sana. Sappiamo già con certezza che, quando questo mostro deciderà di andarsene, noi saremo in grado di riprendere tutte le attività. Vogliamo essere positivi e possibilisti al tempo stesso, perciò assieme al ds del settore giovanile Andrea Campatelli stiamo già lavorando, com'è giusto che sia, alla ripresa delle attività in agosto, la speranza è appunto quella di essere esauditi riguardo alla ripresa dell'attività nei tempi stabiliti. Logico che qualcosa di diverso nella programmazione ci sarà da affrontare, anche il Montespertoli come le altre società è stato danneggiato da questa situazione, ma dalla nostra abbiamo un presidente ed un gruppo societario che non hanno perso entusiasmo e che non aspettano altro che poter tornare a correre tutti insieme".
Ci può già anticipare qualcosa di nuovo? "Ancora non siamo a Maggio. Diciamo che posso anticipare per quanto riguarda il settore che mi compete, la volontà di presentarmi ai nastri di partenza della nuova stagione, con lo staff dello scorso anno al completo, più uno o due nuovi innesti per aumentare l'offerta formativa nelle categorie sensibili. Nella prossima settimana concluderò il giro telefonate con i ragazzi dello staff, le senzazioni sono positive e sento tanta voglia di ricominciare".
Quindi, oltre a responsabile della scuola calcio, su quale panchina lo vedremo come allenatore? "Questa purtroppo al momento è una domanda che non ha una risposta, ma ciò non significa che non ci potranno essere sviluppi in futuro. Il campo manca, e non è semplice restarne fuori".