MONTESPERTOLI, Stefano BIOTTI è il nuovo RESPONSABILE SCUOLA CALCIO
"Cambieranno gli obiettivi stagionali e i sistemi di lavoro, ecco il nuovo parco allenatori"
L'amore per Montespertoli, l'amicizia con i colleghi, l'ambizione di creare una scuola calcio che finalmente metta il giovane calciatore al centro del progetto.
Stefano Biotti è ormai ufficialmente il nuovo responsabile tecnico della scuola calcio del Montespertoli, ci ha raccontato il suo progetto per rilanciare appunto la scuola calcio gialloverde, un progetto ben strutturato e ambizioso al tempo stesso.
Stefano, sta per iniziare il tuo terzo anno a Montespertoli: dopo due campionati di fila, cosa ti aspetti da questa annata? "Sicuramente sarà un anno diverso rispetto ai due precedenti. Da questa stagione infatti è cambiato il mio ruolo all'interno della società, perciò non sarò più alla guida dei ragazzi del 2004, gruppo magnifico sotto ogni punto di vista e con il quale ho condiviso le ultime due stagioni, ma mi occuperò principalmente del gruppo scuola calcio. Detto ciò, a cambiare saranno anche gli obiettivi stagionali oltre che i sistemi di lavoro e i tempi di raggiungimento di tali obbiettivi".
Quindi quest'anno non allenerai nel settore giovanile? "Il mio ruolo all'interno dell'organigramma societario è quello di responsabile tecnico della scuola calcio, ovviamente il cuore mi porta a desiderare il campo più che la scrivania, perciò in accordo con i direttori del settore giovanile, darò anche una mano al giovane, ma molto promettente allenatore del 2006, Andrea Mazzone".
La domanda a questo punto è d'obbligo: perché quindi la scelta della Scuola Calcio, se poi alla fine è il campo che ti ruba il cuore? Immagino anche che offerte da altre società non ti siano mancate. "No infatti, le offerte non mancano mai, credo a nessun allenatore.. Anch'io ne ho avute, più o meno importanti, più o meno interessanti. Non è stata una decisione semplice, sapevo fin da subito a cosa sarei andato incontro, questo ruolo in passato l'avevo già ricoperto in altre società, raggiungendo anche risultati soddisfacenti. Alla fine credo che la differenza l'abbia fatto l'amore per il paese Montespertoli e soprattutto per la maglia gialloverde. In questa società ho mosso i miei primi passi da giocatore e altrettanto ho fatto come allenatore. La decisione finale è comunque arrivata anche grazie al.. "si ti seguiamo" di alcuni colleghi che oltre ad essere decisamente capaci, sono anche ottimi amici, cosa per me molto importante, ma altrettanto rara nel calcio..."
Da dove nasce invece questo bel progetto, questa visione di Scuola Calcio? "Sicuramente dalle necessità. Tre volte alla settimana al campo, per tutte le fasce d'età e non solo per i più grandi... credo sia stata una conquista molto importante per il nostro movimento scuola calcio. Personalmente l'ho sempre ritenuta una cosa assolutamente necessaria per poter migliorare ulteriormente la crescita dei nostri ragazzi. Inoltre credo anche che possa diventare una buona opportunità per molti genitori, tenere il proprio figlio un giorno in più all'aperto in un ambiente sano e sicuro, dove poter praticare allenamenti adeguati alle proprie esigenze con tre/quattro istruttori sempre a disposizione. Inoltre anche il preparatore motorio e quello dei portieri saranno sempre presenti sul campo all'orario d'allenamento. Ovviamente il tutto è poi correlato da spazzi di lavoro moderni, completamente in sintetico e pianificati in base alle esigenze di ogni gruppo. Tutto questo è un messaggio forte da parte della società alle famiglie, oltre che, ripeto, una conquista importante per tutto il movimento calcistico gialloverde. Inoltre sempre nel progetto è previsto anche una settimana di "camp - ritiro" con orario 8-17.00 la prima decade di settembre e due settimane, stessa modalita, a metà giugno, sempre per tutti. Anche questa iniziativa la ritengo un ottimo servizio formativo - sociale, che dà ai ragazzi la possibilità di passare giornate di apprendimento in compagnia di tanti amici. Da quest'anno tutte le famiglie dei nostri iscritti potranno usufruire di questi servizi grazie alla disponibilità e alla considerazione che la società ha nei confronti dei propri tesserati, e non per il semplice gusto di "fare più cassa" come erroneamente riportato da qualche benpensante un po' invidiosetto.. Ovviamente le qualifiche degli allenatori - istruttori sono all'altezza di un progetto così ambizioso, non potrebbe essere altrimenti, quindi mi limiterò a dire che mi sono dato da fare per trovare allenatori che abbiano la giusta esperienza in materia, le giuste competenze, oltre che la capacità e la sensibilità di capire chi realmente ti stà davanti. Cosa che a mio avviso fa veramente la differenza.."
Che genere di Scuola Calcio erediti? "Da una prima analisi fatta con la proprietà e i vertici dirigenziali, sembra essere una scuola calcio che si trascina dietro alcune difficoltà organizzative probabilmente risalenti alla passata gestione, questo però è un problema velocemente rimediabile. Cosa, secondo me, un po' più preoccupante, sono invece i numeri ancora troppo bassi dei ragazzi tesserati nella passata stagione. Se analiziamo meglio i dati reali infatti, non possiamo affatto essere soddisfatti; la cosa ci deve far riflettere perché indice a mio parere di una ancor bassa fiducia da parte delle famiglie del nostro popoloso comune. Diciamo pure che ci aspetta un lavoro di miglioramento generalizzato, sia sul piano della formazione del giovane calciatore, che sul piano assai più complesso, di conquista o riconquista delle famiglie del nostro comune e magari del vicino comprensorio".
Questo lo staff:
2007 e 2008 - Paolo Spagli, Simone Marcucci, Margherita Cirri, Martelli Francesco, Edoardo Marmeggi
2009 e 2010 - Carolina Migliorini, Margherita Cirri, Paolo Spagli, Francesco Martelli, Edoardo Marmeggi
2011 e 2012 - Mario Magro, Lorenzo Lucarelli, Guido Brogelli, Simone Marcucci, Francesco Martelli
2013 - Lorenzo Mazzucchielli, Andrea Bartalini
Due ragazze nelle annate a 7, casuale? "No, affatto. Mi ripeto, è una questione di equilibrio e sensibilità. Carolina e Margherita saranno coadiuvate da Paolo Spagli. Tutti e tre hanno un trascorso giocato piuttosto importante anche se in generazioni diverse e per quanto riguarda le ragazze non ancora concluso, questa è una componente importante ma certamente non prioritaria. A mio parere insieme possono sicuramente completarsi; questo va a tutto vantaggio di due annate che attraversano un momento della loro crescita particolarmente sensibile. Carolina ha già lavorato per qualche mese qui in passato e si è fatta velocemente apprezzare. Margherita invece ho avuto modo di vederla personalmente all'opera in alcuni Camp estivi e ne sono rimasto colpito".
Ormai sono circa diciotto anni che alleni, sempre nel settore giovanile, non ti è mai capitato di pensare ad una prima squadra? "Ah - sorride - più di una volta sinceramente. Purtroppo però la mia figura non ha mai avuto molta considerazione in quel tipo di ambiente. Ho sempre scelto di impostare il lavoro di campo con più principi e meno imposizioni cercando di portare uguaglianza all'interno del gruppo e libertà di espressione. Forse questo mio modo di fare, apprezzato dai vari responsabili di settore giovanile, è stato invece visto come un limite per quel tipo di categoria".
C'è qualcos'altro che ti senti di dire? Magari alle famiglie dei tuoi tesserati... "Dal 3 al 6 settembre tutte le mattine dalle 8.30 alle 11.30 a Baccaiano, facciamo provare gratuitamente tutti i ragazzi e le ragazze che vorranno valutare i nostri principi morali e di allenamento. Per chi ancora non avesse deciso vi chiedo, metteteci alla prova, sentitevi liberi di provare, son sicuro che comunque vada ne uscirete con un'idea diversa".