"Sono andato in panchina anche in serie D, ma ora sono senza squadra"
Antonio Tozzi racconta i motivi del fortait del Poggibonsi nel campionato Allievi regionali Elite
Premette che non è il tipo che getta benzina sul fuoco e se è per questo neppure noi, Ma la notizia del ritiro della seconda squadra del Poggibonsi da un campionato regionale giovanile è troppo importante per non meritare un approfondimento. Lui è Antonio Tozzi, foggiano di Ischitella che nella scorsa stagione era alla guida degli Allievi della Colligiana.
La storia merita di essere raccontata partendo proprio dall’inizio, quando la nuova proprietà del Poggibonsi l’ha chiamato al settore giovanile. “Mi sono accordato con la società per venire ad allenare e ho affittato un monolocale. Alla vigilia dell’inizio del campionato di serie D dopo l'interruzione del rapporto tra la società e Giacomarro ero l'unica soluzione in casa per poter tamponare a questa mancanza: così per le prime due partite di campionato mi sono seduto in panchina collaborando con il Professor Ceccherini.”
Nel frattempo però cercavate giocatori per gli Allievi. “Sì, li ha cercati la società. Sono stati contattati anche dei ragazzi di zona di qualità per non avere costi esorbitanti. Poi si è iniziato a guardare anche fuori regione, ma il tempo non è mai stato dalla nostra parte. E si è cercato sempre gente di qualità, forse il problema è stato anche quello.”
Così si è arrivati alla clamorosa decisione. “Purtroppo non si è riusciti ad avere i numeri per partire. Qui c'era un buco di 2000 che non si è riuscito a colmare con ragazzi di qualità. Si è provato in tutti i modi, ma la società non è riuscita a mettermi a disposizione un gruppo di valore per poter fare un campionato regionale Elite.”
Il problema nasce dalla passata stagione dunque. “Sì, poi c’erano alcuni 2001 di valore, ma sono scappati via dopo il passaggio societario e e ad inizio agosto ci siamo ritrovati a ripartire da zero. Qualche ragazzo si è chiamato e si è portato a fare degli stage, ma alla fine quando la società doveva offrire dei servizi faceva dei passi dietro: del resto se non si assicura il trasporto è dura prendere gente in zona. Oggi è un parametro fondamentale. Così è iniziata male ed è finita peggio.”
Si può parlare così di colpe specifiche o di qualcuno che ha sbagliato? “Non c'è un colpevole. E’ stato un insieme di cose che hanno portato a questa situazione. Non mi piace e no è giusto puntare il dito e dire quello è stato il problema: io di solito sono abituato a risolverli.”
Però con i Giovanissimi è successo lo stesso: ancora un ritiro prima dell’inizio del campionato. “Non proprio, li ‘c'era una squadra, gli Allievi erano da rifare totalmente. Il Poggibonsi è una società con un passato glorioso! e sicuramente questa situazione non gli rende onore, ma per quanto mi riguarda (visto che le domande le state facendo a me) ho fatto di tutto per poter partire, ma non è bastato.”
Il problema è che questa nuova società è stata “chiacchierata” sin dall’inizio e il racconto di questi mesi purtroppo conferma certe problematiche con una Prima squadra in evidente difficoltà e il settore giovanile con due forfait che hanno del clamoroso. “Io posso solo dire che da quando è partita non ha avuto terreno fertile, anzi gli è stata fatta terra bruciata attorno e in una situazione simile è dura poter lavorare. Si è cercato di risolve al meglio i problemi, ma il tempo limitato metteva delle scadenze. Ora sia io che dei ragazzi del 2000 che avevano sposato il progetto aspettiamo di capire dalla società cosa fare. Ad oggi aspettiamo delle risposte. Si era parlato di aggregare i ragazzi e il sottoscritto alla Juniores, ma ancora non sappiamo niente. Dopo aver fatto le due panchine in serie D con la Prima squadra mi ritrovo a piedi ad oggi. Situazione paradossale, ma la verità è questa.”