"Spero che il GUBBIO trovi l'amalgama a partire da domenica prossima"
Torna la serie D: intervista al tecnico della Colligiana Stefano Carobbi
Intervista con STEFANO CAROBBI, ex calciatore di Fiorentina e Milan, attuale allenatore della Colligiana, avversario del Gubbio nel giorno dell'Epifania. All'andata, proprio Carobbi, disse che la Colligiana come minimo era una squadra da playoff (nonostante la sconfitta) e i risultati gli stanno dando ragione. "Ma sì, - risponde Carobbi - d'altronde io già sapevo il valore di questa squadra. Anche se non siamo poi partiti con i favori dei pronostici".
Ora però si ritrova un Gubbio abbastanza rivoluzionato rispetto alla gara di andata, con tanti acquisti e tante cessioni: "Beh, io spero che l'amalgama la trovino non da questa partita, ma da domenica prossima. Credo che il Gubbio ha acquistato dei calciatori importanti e questo è un segnale che a Gubbio si vuole vincere questo campionato".
Molti calciatori in attacco sono arrivati a Gubbio, ma la Colligiana tuttavia può vantare il miglior attacco del girone con il bomber Tranchitella che è il capocannoniere. Non è così? "Noi siamo contenti: 35 gol, al di là di quelli siglati da Dario (Tranchitella ndr) che sono 12, sono smistati tra altri calciatori. La squadra va in gol con dei diversi elementi".
Quindi potrebbe venire fuori una partita avvincente soprattutto sul fronte avanzato per entrambe, giusto? "Sono d'accordo. Speriamo che le difese facciano il loro dovere. Vediamo poi come andrà a finire".
Il vostro obiettivo non cambia: playoff, oppure si pensa anche a qualcos'altro? "Intanto dobbiamo stupirci per noi. Poi a sei o sette giornate dalla fine si vedrà dove siamo arrivati. Per adesso abbiamo perso dei punti importanti nel girone di andata, perciò speriamo di riacquistarli nel girone di ritorno".
Mentre del Gubbio cosa teme? "La squadra adesso è nuova e quindi dovrà ritrovarsi. Tuttavia a livello di singoli ci sono calciatori che possono fare la differenza". L
a capolista Montecatini: è senza dubbio una sorpresa e secondo lei merita il primo posto? "É una sorpresa, ma va sulla stessa falsa riga della Colligiana. É una squadra che ha voglia, composta da ragazzi giovani e hanno l'opportunità di fare bene. Il Montecatini merita l'attuale situazione di classifica".
L'avversaria più forte incontrata nel girone di andata? "Nella prima giornata il Gubbio mi aveva impressionato. Tuttavia come solidità mi è piaciuto il Ghivizzano Borgoamozzano".
Parliamo del passato: ha giocato nella Fiorentina ma anche in quel Milan indimenticabile che vinceva trofei e ha incontrato pure Arrigo Sacchi. Ma com'era? "Era un allenatore molto pignolo: metteva in grado un calciatore di esprimere al massimo il suo potenziale. E direi che questo era il suo pregio. Quando lo ha perduto, se n'è accorto e ha voluto smettere".
Invece Berlusconi? "Vedendolo dalla televisione come politico non rispecchia effettivamente il suo carattere, perchè probabilmente non rimane simpatico. Io l'ho conosciuto come presidente del Milan e posso dire che dal vivo è una persona veramente alla mano, sembra una persona qualunque. Ci raccontava della sua vita, delle sue problematiche da giovane, per poi diventare così importante. E la cosa che evidenziava di quando era a Milano è che aveva 33mila dipendenti e tutti lo adoravano: penso che un motivo ci sarà stato. Oltretutto quando vincevamo qualsiasi trofeo, tutti lavoravano perchè la squadra andasse bene e allora lui raddoppiava lo stipendio anche al magazziniere e a quelli che facevano il lavoro nell'ombra: aveva creato una famiglia e i risultati si sono visti. Una volta invece che si è un po' dileguato, guarda caso i risultati non sono più arrivati".
E il compagno più forte con cui ha giocato? "Mi ha impressionato più di tutti, Marco Van Basten: si rimaneva veramente a bocca aperta".
Giancarlo Tomassoli
fonte: www.gubbiofans.it