La SCELTA di CUORE di GABRIELE VANGI che spiega il ritorno a SCANDICCI
"Potevo andare in piazze più ambite, dicono che sono stato un pazzo, ma mi sono sentito in dovere di venire a dare a una mano in un momento difficile
Ha fatto un po' stupore venerdì scorso, giorno di chiusura del calciomercato di dicembre, di annotare il ritorno di Gabriele Vangi a Scandicci. Nessuno si offenda, proprio qua l'anno scorso l'attaccante fiorentino era arrivato al suo top di reti in carriera (18 in 33 gare) e una consacrazione che poi a Giugno l'avrebbe portato a tornare a Prato e nei professionisti dopo sei anni. Un terzo ritorno in biancoazzurro dopo quello del 2011-2012 (7 presenze e nessun gol fino a Dicembre e poi il passaggio al Fiesole Caldine) e quello nel 2016-2017 dopo due grandi stagioni a Montevarchi.
Oltretutto Vangi, contattato da TOSCANAGOL la scorsa settimana (LEGGI QUA), aveva dichiarato di avere tante richieste, alcune in piazze importanti, sempre in D, dove poter lottare per vincere il campionato. Difficile così pronosticare un ritorno a Scandicci dove la stagione è invece di estrema difficoltà, con due cambi di allenatore, il ritorno del diesse Vitale e un penultimo posto in classifica con soli 8 punti dopo 17 giornate.
"Devo essere sincero - spiega ora -, nel momento in cui ho deciso consensualmente col Prato di rescindere il mio contratto, tutto avrei pensato tranne che tornare a Scandicci; non perchè mi fossi montato la testa o altro, ma perchè avevo veramente tantissime richieste da squadre e piazze molto belle. Ero molto indeciso ma l’idea di andare fuori e dover fare tutto in fretta mi aveva reso molto confuso e non sapevo se era veramente ció che avrei voluto, nonostante le offerte fossero tutte molto alte".
Poi la "scintilla Scandicci". "In quel preciso momento mi ha chiamato Lorenzo Vitale e mi ha proposto questa “pazza idea”. Mi sono preso alcuni giorni per pensarci ma dentro di me avevo già preso la decisione. Sono andato diciamo un po’ contro tutto e tutti! Ogni persona con la quale ho parlato di questo mi ha detto: sei pazzo".
Vangi spiega cosa è scattato. "E' stata una scelta impopolare e controtendenza ma vedere lo Scandicci così in fondo mi dispiaceva veramente. Lo Scandicci è una società molto seria: il presidente l'anno scorso nella mia esperienza non ha mai sgarrato un giorno nel pagamento dei rimborsi, non ci ha mai fatto mancare niente e non ha mai interferito lasciandoci lavorare con molta tranquillità. Insomma, mi sono sentito in dovere di dare una mano a persone che mi hanno dato veramente tanto. Sono convinto e sereno di aver fatto la scelta più giusta per me. Non sono il salvatore della patria e lo Scandicci non lo salvo da solo. Sono sicuro che tutti insieme potremo fare questa impresa".
Scritto da Gino Mazzei il 19/12/2017