MARCHESCHI non ci sta e PRECISA dopo le ACCUSE arrivate da GROSSETO
Il diesse della CUOIOPELLI: "Qualcosa non ha funzionato, però il nervosismo della squadra maremmana non è giustificabile"
Un pomeriggio ad alta tensione a Santa Croce sull'Arno. Accuse e risposte, contro-accuse, qualche polemica di troppo, clima forse esasperato. E' il momento della riflessione e di stemperare le cose. A distanza di alcuni giorni il direttore sportivo della Cuoiopelli Sandro Marcheschi chiede la parola e vuole chiarire e precisare alcune situazioni.
"Non è mio costume e chi mi conosce lo sa, rinfocolare o alimentare le polemiche - dice a TOSCANAGOL - però ho letto cose inesatte e vorrei spiegarle. Mi sono confrontato telefonicamente con il giornalista di GROSSETO SPORT Yuri Galgani, autore di un articolo (LEGGI QUA), molto critico nei confronti della mia società. E' stato un colloquio civile e chiarificatore. Come ho detto a lui noi come Cuoiopelli riconosciamo alcune pecche organizzative, dovute alla giornata feriale. Abbiamo dei volontari che forniscono la loro opera e non è facile averli a disposizione in un giorno lavorativo. Certe cose non sono andate come dovevano, l'ho spiegato a Galgani, e mi riferisco alla gestione degli accrediti stampa".
Fin qua Marcheschi accetta la critica e ne fa tesoro. Poi invece dice la sua su altri aspetti. "Vorrei sottolineare il comportamento della squadra del Grosseto che ha lasciato lo spogliatoio con evidenti danni che abbiamo fatto notare all'arbitro. Si è scritto di "accoglienza indegna" e altro, ma anche questo è un fatto da evidenziare e che di certo il Grosseto non può vantarsene".
Perchè pensa che i giocatori del Grosseto si siano così innervositi? "E' chiaro che subire un gol allo scadere dopo essere andati sul doppio vantaggio alla fine del primo tempo, contro una squadra rimasta in dieci e imbottita di ragazzini, è motivo di rabbia. Capisco lo stato d'animo, ma analizzando la partita e rivedendola con le immagini televisiva, credo proprio che le decisioni arbitrali siano state corrette e non abbamo inciso sul risultato. Noi abbiamo avuto il merito di crederci sempre e anche in dieci per l'espulsione di Andreotti abbiamo avuto la forza di attaccare sino in fondo".
Infine, ultimo punto da chiarire. "E' stato scritto che il cancello si " è magicamento aperto" e che due tifosi con la sciarpa biancorossa, ritenuti della Cuoiopelli, sono entrati in campo alla fine. Non è così. Al contrario sono stati otto-dieci tifosi del Grosseto, peraltro identificati dai Carabinieri all'uscita dello Stadio, a forzare il cancello e accedere al terreno di gioco al momento dell'uscita del Direttore di gara e degli assistenti. Loro hanno visto tutto e sicuramente presumo che nel prossimo Bollettino regionale ci saranno sanzioni".