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CAIAZZO non ci sta e racconta cosa è successo tra lui e BACCI

"Non mi voleva fin dall'inizio e al momento in cui mi ero accordato con la società ha fatto saltare tutto minacciandomi"

“E’ una vicenda che nasce dallo scorso mese di Maggio: in pratica mi avevano già fatto fuori dal San Filippo. Bacci voleva gestire direttamente Prima squadra e Juniores sia come allenatore che come direttore sportivo. Al limite voleva mettere una persona di sua fiducia agli Juniores. Poi, visto che a qualche consigliere della società questa cosa non andava bene, c’è stato un ripensamento da parte del presidente e si è trovato un accordo perché io prendessi in mano quella squadra.”

Ernesto Caiazzo ha voglia di raccontare la sua vicenda con il San Filippo. Sperava che il presidente Torcigliani nell’intervista rilasciata a TOSCANAGOL (CLICCA QUA) non entrasse in certi particolari, ma visto che l’ha fatto ora vuole replicare. “A fine giugno ci siamo incontrati e fissato gli obiettivi per la nuova stagione che prevedevano l’utilizzo del campo di Santanna e gli allenamenti tutti alle ore 15,30, mantenimento dei migliori elementi del gruppo Allievi e qualche rinforzo per provare a lottare per il campionato.  Siamo usciti con una possibile rosa di 26 ragazzi, di cui 16 del 1999, 7 del 1998 e 3 fuoriquota. Una base ottima per fare qualcosa di positivo. Alla riunione era presente anche Bacci, il presidente e qualche dirigente, lo stesso Bacci ha scritto la lista. Sono d’accordo nella definizione che ha dato Torcigliani che lui era una “sorta di direttore sportivo”, anche se dentro di me sapevo che non era una scelta giusta perché si potevano creare facilmente dei conflitti. Però, accettai la situazione.”

Dal giorno dopo però invece di remare tutti insieme, sono scoppiati i problemi. “Bacci non voleva che io prendessi la Juniores, ma nella riunione questo non lo disse. All’atto pratico la collaborazione non c’è mai stata, nel frattempo alcuni ragazzi che dovevano far parte della rosa venivano ceduti a mia insaputa. Ci siamo confrontati, Bacci mi ha detto che erano movimenti necessari, ma mi ha promesso che sarebbero arrivati altri. Sono rientrato dalle ferie il 3 Agosto e ho preso atto che i ragazzi non erano ancora stati chiamati per firmare il tesseramento. Ho chiamato Bacci per chiedere spiegazioni e lui mi ha rinviato la cosa alla settimana successiva come se non fosse una cosa importante. Preciso questo passaggio, visto che il presidente Torcigliani mi ha come “accusato” di gestire io i giocatori. Per firmare, i ragazzi, devono essere chiamati e nessuno l’ha fatto in un mese e mezzo. Era nel mio interesse che firmassero.”

A questo punto Caiazzo ha iniziato a ripensare sul fatto che la sua presenza non fosse gradita. “Sicuramente. Poi c’è stata una riunione della società per presentare Sironi agli allenatori e io non sono stato avvertito dal direttore sportivo Bacci. La sera stessa ho ricevuto una telefonata da un altro allenatore che mi chiedeva perché non ero andato e ho risposto che nessuno mi aveva invitato. Oltretutto era venuta fuori la notizia che il campo di Santanna non sarebbe stato più a disposizione, cosa alquanto strana che venga fuori cinque giorni prima dell’ inizio della preparazione e oltretutto anche di  questa cosa nessuno mi ha avvertito. Della rosa di 26 ragazzi definita a suo tempo, ne erano rimasti solo 10 per iniziare la preparazione il 18 Agosto. Gli allenamenti durante l’ anno sarebbero stati alle 19,30 in contemporanea con la Prima squadra. In pratica, tutto il contrario di quello che era stato detto a giugno. Così mi sono rifiutato di iniziare visto il cambio totale di programma. A quel punto era chiaro che Bacci e la società non volevano me o non volevano fare la Juniores. Ci sono stati così tre-quattro giorni di discussioni continue tra me e lui, con relativi insulti da parte sua anche via telefono.”

A questo punto c’è stato l’intervento di Dino Sironi, nuovo direttore generale della società. “Lui ha fatto di tutto per rimettere a posto le cose, tanto che venerdì 19 Agosto io ero al campo di San Filippo pronto per iniziare gli allenamenti il lunedì successivo. Arrivò però Bacci e la cosa degenerò come ha detto Torcigliani nell’intervista rilasciata a TOSCANAGOL, ma qua voglio precisare che io non ho fatto assolutamente niente e ci sono testimoni che possono raccontarlo. Bacci nel giro di un’ora mi ha insultato e minacciato pesantemente per ben due volte, facendo saltare di fatto l’accordo raggiunto. Solo grazie all’intervento dei dirigenti presenti in sede non si è arrivati a qualcosa di più grave. Tutto questo ricattando la società,  dicendo che a quel punto se ne sarebbe andato lui se io fossi rimasto. Ero pronto per dimettermi, ma dopo l’accaduto ho aspettato una decisione della società che è arrivata dopo qualche giorno.”

Come ha spiegato Torcigliani, il San Filippo ha puntato su Bacci, chiudendo così una vicenda davvero strana. “Sapevo fin dall’inizio che non sarebbe stato facile convivere in una situazione dove un allenatore è anche responsabile di due gruppi, ma ci ho provato.  Visti i rapporti tra Bacci e il presidente non mi sarei aspettato una decisione diversa, però ci tenevo a raccontare i fatti per tutelare la mia immagine. Tengo comunque a ringraziare la società San Filippo per i due anni trascorsi: sono stato benissimo e ci siamo tolti delle belle soddisfazioni, riuscendo a creare un gruppo di giocatori importanti. Peccato che nel giro di tre-quattro mesi si sia sciupato tutto. Mi scuso con quei ragazzi che a causa di questa vicenda hanno iniziato tardi la preparazione.“

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  Scritto da La Redazione il 29/08/2016
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