"AVVIO oltre le ASPETTATIVE, ma con questo GRUPPO si può SOGNARE"
Juniores Regionali Girone B, parla l'allenatore della capolista Fucecchio Lorenzo Dell'Agnello
Quattro vittorie ed un pareggio nelle prime cinque gare per un avvio quasi perfetto. Con i suoi tredici punti il Fucecchio allenato da Lorenzo Dell'Agnello guida infatti in solitaria il Girone B di Juniores Regionali Elite con due punti di vantaggio sul Cenaia, ed ha tutta l'intenzione di proseguire la propria corsa.
Il trainer traccia un bilancio dei primi mesi di lavoro. "Sicuramente un avvio del genere va al di là delle nostre più rosee aspettative anche se eravamo coscienti del valore dei ragazzi. I 2003 arrivati l’anno scorso avevano già fatto intravedere, nelle poche giornate della scorsa stagione, un ottimo potenziale e i nuovi arrivati 2004, quasi tutti dal Giovani Fucecchio con i quali da qualche anno c’è una proficua collaborazione, sono andati ottimamente a completare la rosa nei ruoli dove avevamo alcune carenze. A questi vanno aggiunti i soli due classe 2002 che portano in squadra un po’ di esperienza in più essendo al terzo anno di Juniores. Questo filotto è frutto di un grande lavoro che ho voluto cominciasse già nel mese di luglio, con cinque allenamenti conoscitivi che, in pieno accordo con la società, volevo avessero lo scopo di iniziare a cementare il gruppo e riprendere l’attività fisica dopo un anno e mezzo di stop forzato. Poi ovviamente ci siamo fermati per le vacanze estive e ci siamo ritrovati dal 18 agosto per cominciare la nostra avventura".
Qual è stata sin qui la vostra arma in più? "Il gruppo che in breve tempo si è venuto a creare, senza ombra di dubbio. L’unita d’intenti, un obiettivo comune, la grande disponibilità dei ragazzi stanno facendo il resto. Siamo diventati ben presto una famiglia e i ragazzi danno tutto l’uno per l’altro e questo fino ad ora ha fatto la differenza, come ad esempio nell’occasione del derby con la Cuoiopelli dove ad un certo punto eravamo sotto di due reti, ma alla fine siamo riusciti a ribaltare il risultato. Se devo essere sincero fino in fondo ritengo che la nostra squadra sia, in questo momento, anche un pizzico al di sopra delle reali possibilità, ma lavoreremo ancora di più per legittimare il nostro piazzamento, avversari permettendo".
Dell'Agnello ha le idee molto chiare su cosa fare per continuare questo trend. "Il bello di queste categorie è che i ragazzi sono spugne. Assorbono concetti in maniera piuttosto veloce, pur con tutte le problematiche tipiche di questa età. Stiamo facendo un percorso insieme, siamo già a un buon livello, ma ritengo che ci sia ancora molto margine di miglioramento, bisogna solo continuare a lavorare, non conosco altri metodi per progredire. Ritengo di essere abbastanza un “fissato” del lavoro sul campo, credo molto nella didattica e cerco di far scoprire ai ragazzi tutti gli aspetti del gioco. Alla fine il lavoro, serio, consapevole e fatto con passione, paga. Abbiamo anche noi i nostri momenti di calo come qualsiasi altro gruppo, ma devo dire che l’andamento generale è positivo e i ragazzi ambiscono a migliorare ulteriormente. Cerco di coinvolgerli emotivamente e fargli conoscere la mia idea di calcio. Lavoro molto sull’aspetto emotivo, le emozioni possono spostare le montagne e tirare fuori quello che nemmeno loro sanno di avere dentro. Se i ragazzi sono coinvolti, l’impegno e la dedizione salgono esponenzialmente. Non tralascio mai l’aspetto ludico, perché alla fine, e spesso qualcuno tende a dimenticarlo, il calcio è prima di tutto un gioco. Lavoriamo seriamente, ma i momenti per divertirsi insieme non devono mai mancare".
Nel prossimo turno ospiterete un Lammari che è ancora fermo a zero punti. "Abbiamo tutto da perdere. Sono le partite che più preoccupano un allenatore poiché nei ragazzi di quest’età può innescarsi un meccanismo che porta inevitabilmente a rilassarsi. I cosiddetti “testa-coda” sono sempre pericolosi per cui sto cercando di tenere alta la tensione, consapevole che non sarà una passeggiata come potrebbe suggerire la classifica. Il livello del campionato è alto ed ogni squadra presenta le sue criticità, quindi pretenderò assoluto rispetto per l’avversario e attenzione massima. Purtroppo sabato scorso, in occasione della partita con il Maliseti Seano abbiamo perso tre giocatori importanti per noi, nell’arco di venti minuti del primo tempo. Una cosa mai capitata prima da quando sono sui campi di calcio. Tutti e tre hanno avuto bisogno di essere trasportati al pronto soccorso, due spalle lussate e un ginocchio malmesso, questo è il bollettino della precedente partita. Probabilmente questo influirà su alcune scelte, ma, come ho detto in precedenza, confido nella forza del gruppo che si compatta sempre nei momenti di difficoltà, e sono sicuro che chi sarà chiamato in causa risponderà al meglio. Un altro nostro punto di forza è che siamo un gruppo piuttosto omogeneo con una qualità dei singoli medio alta, questo spesso mi mette in difficoltà nelle scelte iniziali, ma mi da anche la possibilità di sopperire alle situazioni di emergenza senza che gli equilibri della squadra ne risentano. Merito anche della società che mi ha messo a disposizione una rosa fatta con criterio e lungimiranza".
L'allenatore bianconero parla della lotta per il primo posto. "Temo tutte le squadre poiché, avendo a che fare con ragazzi di quest’età da qualche anno ho capito che non c’è mai niente di scontato. I ragazzi vivono di emozioni, si esaltano velocemente e altrettanto velocemente si abbattono in situazioni difficili. Se devo fare dei nomi tra quelle già viste fino ad oggi, mi ha ben impressionato lo Zenith Prato, ma ripeto il livello del campionato ritengo sia molto alto. Ovviamente non si può non citare la Sestese che a livello giovanile domina in tutte le categorie. Massimo rispetto per tutte le società presenti nel girone, il Cenaia che forse si può considerare l’outsider, sta facendo benissimo, e mi aspetto che anche la Cuoiopelli risalga la classifica così come il Maliseti Seano".
Come giudica la scelta di dividere il campionato in due gironi? "La federazione nel programmare la stagione post covid ha avuto una bella gatta da pelare. I fattori da valutare erano molteplici, la scelta fatta sicuramente cerca di venire incontro alle società. Limitando il numero delle squadre per girone si riduce il numero di trasferte lunghe, si abbattono i costi di gestione, il campionato ha una durata minore e per questo si riducono anche i rimborsi per tecnici e collobaratori. Credo che sia stata fatta una buona scelta almeno da questo punto di vista".
Per quanto riguarda il Girone A, quali sono le squadre più attrezzate? "Sarò sincero, conosco poco le squadre al di fuori della Lastrigiana che da anni ormai è protagonista in questa categoria. Posso citare anche il Pontassieve dell’amico e DS Paolo Banchi, che mi ha voluto a Fucecchio quando era direttore qua. Conoscendo la persona e la sua competenza, sono sicuro che avrà allestito una squadra competitiva".
Per D'Agnello, infine, pensa sì ai risultati ma anche all'altro importante obiettivo della categoria Juniores. "Siamo contenti dell’attuale andamento del campionato, ma l’obiettivo principale rimane quello di preparare più ragazzi possibile al salto nella prima squadra, portando avanti il progetto della società che da qualche anno sta attuando una politica sui giovani davvero importante. I posti che contano per accedere alle fasi finali sono solamente tre e certo ci proveremo fino alla fine, ma senza nessun tipo di pressione. Probabilmente alcune squadre sono più strutturate di noi, ma per adesso ci godiamo il momento consapevoli che mantenere questo ritmo non sarà per niente facile".