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Edizione provinciale di Firenze


"Non è un ADDIO ma solo un ARRIVEDERCI per arrivare a 100 gol"

Si separano le strade di Lorenzo Sciapi e del Fucecchio dopo quattro stagioni a suon di gol

Una scelta di vita dopo quattro stagioni a suon di gol. Come quella di rimanere nella squadra della sua città nonostante gli fossero sempre arrivate richieste importanti. Ora però è tornato il momento di "tornare a guardarsi intorno" e Lorenzo Sciapi annuncia il suo "arrivederci, non certo l'addio" al suo Fucecchio. Ottantacinque gol in quattro stagioni, o meglio, tre e mezzo, visto che nell'ultima Lorenzo a causa di un problema a una spalla di partite ne ha giocate solo quattordici. 

Sciapi dunque irrompe sul calciomercato e su di lui si accenterà ora l'attenzione dei club di Eccellenza e perchè no della serie D.

Ecco il saluto su facebook di Lorenzo Sciapi a Fucecchio:

"Eccoci qua, non avrei mai pensato, di scrivere queste righe, ma purtroppo é arrivato il momento dei saluti a quella che per me è una famiglia, una seconda casa, dalla quale ti separi molto male, per un Fucecchiese come me, quella maglia e quei colori te li senti addosso, sono la tua seconda pelle, a maggior ragione se a volte sei stato proprio il capitano, il simbolo di una squadra, di una tifoseria, di una città.

Voglio ringraziare il presidente Luca Lazzeri, e tutti quelli che hanno fatto parte della società in questi quattro anni, perché per avermi fatto entrare in una famiglia e avermi fatto indossare la maglia del mio paese, per avermi fatto assaporare le emozioni di segnare e andare sotto la tribuna dai miei compaesani.

Ai miei compaesani e tifosi, vorrei ringraziarli per esserci sempre stati nei momenti belli e in quelli bui, e di avermi fatto sentire orgoglioso di essere bianconero, spero di avervi regalato tante gioie. Passiamo al campo di gioco, un ringraziamento a tutti i mister e compagni di questi anni perché ciascuno di loro mi ha lasciato qualcosa.

E infine un pensiero a quest’ultimo anno dove lascio la mia squadra, i miei compagni (che qualcuno lo considero un fratello) con cui si era formato un gruppo di amici unico, un gruppo che non avrei mai voluto abbandonare. Dove per la prima volta ho assistito al diverso detto, “tante risate, però stranamente anche tanti punti”.

Lascio uno spogliatoio di amici, un gruppo che avrei voluto vivere di più, visto che quest’anno a causa dell’infortunio sono stato assente per tre mesi. Un gruppo che meritava di continuare insieme, e questo è il mio rammarico più grande. Sono stati 4 anni bellissimi e non li ricambierei per nulla al mondo. È stato un viaggio pieno di emozioni con tantissime gioie e pochi dolori. Sono orgoglioso di aver fatto parte della storia di questa società.

Ps. Non mi sono scordato che ho un traguardo da raggiungere con questa maglia, i 100 gol, me ne mancano pochi...ma è solo rimandato. Perché il mio non è un addio, ma solo un arrivederci a presto. Il Fucecchio vive dentro di me".

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  Scritto da La Redazione il 18/06/2020
 

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