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Edizione provinciale di Lucca


"La FEDERAZIONE adesso deve INTERVENIRE e FISSARE nuove REGOLE"

Il diesse della Pieve San Paolo Roberto Cintolesi interviene sul dibattito delle goleade nei Giovanissimi B

Sta tenendo sempre più banco la discussione circa gli scarti di larga misura che spesso si verificano nei campionati Giovanissimi B. A tal proposito ha voluto esprimere il proprio parere anche il Direttore Sportivo della Pieve San Paolo Roberto Cintolesi, che ai microfoni di TOSCANAGOL indica quale sarebbe la sua soluzione per migliorare le cose.

Ci sono società che hanno bisogno di tanto impegno per formare un gruppo per annata, mentre ce ne sono altre che hanno un’infinità di bimbi. Perché non si prova a sollecitare tutte le società a livello regionale per imporre un numero massimo di tesserati per categoria? In questo modo tutti potrebbero usufruire di molta più scelta e le squadre sarebbero molto più equilibrate, almeno fino ad una certa età. Inoltre tutte le società potrebbero beneficiare delle quote perché la maggior parte dei ragazzi in certe società sono nient’altro che questo, quote annuali da pagare. C’è chi, senza fare nomi perché non è simpatico, di ragazzi classe 2006 ne ha cinquantadue che, moltiplicato per trecento euro l’uno, fa un guadagno altissimo. Tutto questo mi sembra innaturale ed illogico, soprattutto perché i bimbi vengono trattati quasi come numeri, mentre se imponi in una categoria come i Giovanissimi B non più di venticinque tesserati per società, vedrai che tutte le squadre sarebbero più uniformi, anche a livello tecnico. Inoltre, la maggior parte di questi cinquanta bimbi non arrivano neanche a fare gli Allievi in queste società perché vengono tagliati, perché si va a prendere quelli più bravi da altre parti. È normale che se fossi dalla parte del più forte lo farei anche io, però bisogna pensare più a trecentosessanta gradi, bisogna che la Federazione smetta di far finta di non capire queste cose, perché siamo al ridicolo. Ci sono società che fanno fatica ad allestire tutte le annate ed altre che hanno quattro squadre per categoria ed una sola in classifica. Vorrei che questo polverone che è venuto fuori non fosse fine a se stesso, ma servisse a sollecitare più società possibile a livello regionale in modo che la Federazione non possa far più far finta di non vedere e non capire” – questo il pensiero di Cintolesi.

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  Scritto da La Redazione il 15/10/2019
 

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