"Contro il POMEZIA senza la PRESSIONE di dover andare per forza in D"
Il bomber della Sinalunghese Giacomo Lucatti parla prima della gara dei playoff nazionali di Eccellenza
Bomber principe di una Sinalunghese che sta stupendo e vuole assolutamente continuare a farlo, l'attaccante Giacomo Lucatti vuole continuare a segnare e trascinare i suoi compagni verso il sogno chiamato "Serie D". Dopo aver vinto i playoff del Girone B di Eccellenza, adesso la formazione allenata da Roberto Fani sarà impegnata domenica 20 maggio sul campo del Pomezia per la gara di andata del primo turno playoff nazionali.
Lucatti racconta come è nato il "fenomeno" Sinalunghese. "Prima di lasciare Sinalunga due anni fa avevo passato quattro stagioni e mezzo qua, e la società ci aveva sempre chiesto la salvezza. Quest'anno, invece, quando mi hanno ricercato mi hanno detto che volevano fare un campionato di vertice ed io, conoscendo l’ambiente, ho capito subito che se lo dicevano era la verità, perché non sono persone che parlano a vanvera. In più conoscevo molto bene quasi tutta la rosa ed anche io ero sicuro che avremmo fatto un gran bel campionato, anche se, da qui a dire che ero sicuro che avremmo vinto il campionato o fatto gli spareggi nazionali, ce ne corre, anche perché quest'anno il livello dell'Eccellenza secondo me è stato il più alto degli ultimi sette/otto anni, ma la consapevolezza della nostra forza la squadra ce l'ha sempre avuta".
Cosa vi ha permesso di arrivare fino a qui? "Oltre alle qualità individuali credo che il nostro segreto, anche se sembrerà banale dirlo, è stato sicuramente il gruppo. Siamo ragazzi che ci conosciamo la maggior parte da tanto tempo e quindi siamo amici anche fuori dal campo. Inoltre abbiamo a disposizione un grande staff composto da allenatore, allenatore in seconda, preparatore atletico, allenatore dei portieri e fisioterapista, e sono convinto che ben poche squadre lo abbiano".
Adesso la trasferta in terra laziale. "A Pomezia arriviamo molto bene, una domenica di stop dopo due supplementari e novanta minuti con la Fortis Juventus ci ha fatto sicuramente bene. A livello mentale stiamo ancora meglio perché per noi è tutto nuovo e non abbiamo la pressione di dover salire per forza di categoria".
Quanto conterà giocare la prima in trasferta? "Credo che faccia poca differenza, anche se il ritorno in casa mi stuzzica particolarmente perché magari altri campionati nel frattempo saranno finiti e quindi spero che ci sia ancora più gente allo stadio per spingerci alla vittoria".
A che partita assisteremo? "Non so come il mister deciderà di impostarla, ma credo che snatureremo poco il nostro modo di giocare che chi ha portato fin qui. Per quanto riguarda gli avversari non conosco quasi niente, se non che la loro squadra è composta principalmente da giocatori di categoria superiore e quindi la maggiore esperienza potrebbe dar loro un vantaggio in partite così importanti".
La Sinalunghese sarà seguita a Pomezia da un nutrito gruppo di sostenitori. "So che il primo pullman da cinquanta posti è stato riempito e contavano di farne un altro un po' più piccolo perché qualcuno è rimasto fuori, più le persone che verranno con le macchine. Difficile fare un calcolo ma credo intorno a centocinquanta. La presenza dei tifosi è stata fondamentale in queste ultime partite perché quando le energie, anche per il caldo, sembrano essere sul punto di finire avere loro che ci incitano ci dà una carica in più per non mollare".