"PROMOSSO" dalla JUNIORES ottiene la SALVEZZA: "ESPERIENZA POSITIVA"
Parla l'allenatore della San Marco Avenza Francesco Leone

Si è concluso da poco il Girone A di Promozione e la San Marco Avenza ha raggiunto la salvezza. Alla guida della squadra per circa quattro mesi il tecnico Francesco Leone, promosso dalla formazione Juniores alla prima squadra. Tito Marabese & C. sono giunti al nono posto nonostante diverse problematiche nel percorso, prima con mister Cenderelli e in seguito con il tecnico Leone. La squadra ha chiuso a 40 punti, lontano dai play off (-8), ma anche ben distanti dalla zona rossa dei play out (+13), collezionando dieci vittorie e altrettanti pareggi e sconfitte, disputando un girone di ritorno di un certo profilo, con l’innesto in corso d’opera e soprattutto dei goals di Tito Marabese.
Il tecnico dopo le prime esperienze sia nelle giovanili in Lunigiana, e nei dilettanti nella limitrofa Liguria, è approdato al club rossoblu al timone delle giovanili. “Arrivai nella stagione passata – racconta mister Leone – negli Allievi per vincere il campionato, riuscendoci. I numeri possono farla sembrare facile, in realtà non lo è stato, però è stato fatto un buon lavoro in prospettiva. Quest’anno l’obiettivo era diverso con gli Juniores Regionali, poi cambiando in corsa alla prima squadra, con un breve ma intenso ciclo che è stato a mio avviso positivo. Il passo dalla Juniores è stato un po' complesso, il problema più grande in generale quando tu subentri che sia a casa o che stia allenando la seconda squadra, comunque insediarsi a gennaio e portare dei punti importanti subito non è mai una cosa facile. Normalmente quando arriva un cambio, c’è qualcosa che prima non ha funzionato nella maniera migliore, e di conseguenza tu arrivi in uno spogliatoio dove non conosci le dinamiche di gioco. La differenza, strada facendo, è che ci sono dei punti importanti in palio ogni domenica, punti che servivano subito, sono subentrato con lo staff alla fine di dicembre e dopo Natale, il 5 gennaio, eravamo già in campo a Cubino, infatti si è visto come è andata. Ricordo che dalla panchina non riuscivo ad associare nomi, i volti e di conseguenza figuriamoci le competenze di ogni giocatore. Però nei momenti di difficoltà sono quelle occasioni che poi in seguito puoi fare bene, quando hai delle problematiche sotto l’aspetto dell’impegno della concentrazione diventa poi tutto amplificato. Infatti abbiamo trovato subito un po' di sistemazione, secondo me avevamo alcuni problemi a livello tattico, dopo piano piano siamo andati avanti con questo percorso che è diventato in crescendo come speravamo, fino ad arrivare alla salvezza con tre giornate di anticipo. Sinceramente ci speravano tutti, ma forse non ci credevano in tanti, mentre invece ci siamo riusciti. Ho trovato un campionato – prosegue il tecnico avenzino – competitivo, con squadre e giocatori forti, con allenatori preparati, un torneo divertente, stimolante, avvincente come ogni domenica, dove puoi portare a casa punti o viceversa, non c’è mai una partita o un risultato scontato. Quindi ho trovato un campionato bello, soprattutto di ottima qualità, dove mi sono divertito ed è stata un’ottima esperienza. Concludo con i ringraziamenti che in primis vanno ai ragazzi, i protagonisti sono loro, gli allenatori sono degli spettatori privilegiati o qualcosa di più, la Società in generale, il direttore Panizzi, Caldi, ovviamente alla presidenza, chi fa parte del settore giovanile come il direttore Petrucci, Luciani, ai ragazzi Allievi e Juniores che abbiamo allenato. Quando finisce una stagione il primo ringraziamento va a loro, ai componenti dello staff tecnico che abbiamo trovato lì, alla grande macchina che è dietro le quinte ma sempre al pezzo e precisa negli impegni, dal magazziniere alla segreteria, di tante persone che non vengono considerate quanto è il loro merito. In seconda battuta a livello personale direi che devo ringraziare mia moglie e famiglia per avermi sempre supportato e mai ostacolato, nonostante il grande impegno, il mio staff composto da Ricciotti e Baracco che secondo me sono persone straordinarie, tecnici di un valore enorme”.
