"L'ABOLIZIONE del VINCOLO è un DANNO per le società DILETTANTISTICHE"
Il presidente della LND TOSCANA Paolo Mangini è preoccupato e lancia il suo grido d'allarme
Il vincolo sportivo. Uno dei "mali" del nostro movimento sportivo. Tenere legato un atleta ad una società sportiva che detiene il suo cartellino è sempre stato considerato una forma di sfruttamento intollerabile. E così per prima è intervenuta la Corte di Giustizia Europea che, nel caso Bosman, lo ha eliminato per gli atleti professionisti, invitando le federazioni a limitarlo anche per i dilettanti. E così, da noi come altrove, si è intervenuto per porre dei limiti temporali, inizialmente fino al 25 anno di età. Ma la battaglia degli abolizionisti non è certo terminata e tornando ciclicamente il dibattito, l’abolizione del vincolo rappresenta uno dei punti cardine della riforma dello sport che porta la firma del ministro Spadafora.
Dall’altra parte della barricata ci sarebbero le società sportive dilettantistiche in particolare quelle che si dedicano alla cura dei settori giovanili che si vedrebbero private di quel ritorno economico vitale per il loro sostentamento. Investire sulla formazione dei giovani senza alcun ritorno, se, una volta cresciuti ed affermati, sono liberi di andare altrove senza alcuna ricompensa per chi li ha fatti crescere e ha valorizzato la loro bravura, sarebbe un forte disincentivo per tutti coloro che fanno sport giovanile. Tanto da costringerli a mollare. Un conflitto fra la libertà dell’atleta e la sussistenza e la ragion d’essere di tutto un movimento che ruota intorno ai giovani ed alla loro formazione come atleti.
Era stata fissata la scadenza del luglio 2022 per attuare la riforma. Sennonché, arrivati a ridosso della scadenza fissata, questa è stata prorogata. L’abolizione del vincolo è stata rimandata nella conversione del decreto, l’entrata in vigore delle norme sulle tutele per il lavoro sportivo e per l’abolizione del vincolo è stata spostata di un anno e mezzo. Un rinvio tira l’altro: si passa dal primo luglio 2022 al 31 dicembre del 2023.
E' una vicenda che il presidente regionale della LND TOSCANA Paolo Mangini (LEGGI QUA) hasempre seguito con grande attenzione, ritenendola nociva per gli interessi delle società che lui rappresenta. Ecco perchè commenta con rammarico le ultime notizie provenienti dal Palazzo. "Apprendo con preoccupazione dell’approvazione - dice Mangini - da parte del governo del decreto correttivo relativo alla legge sullo sport, nonostante la forte presa di posizione del consiglio nazionale del Coni di due mesi fa ed il parere delle commissioni sport del parlamento in merito ad un necessario differimento delle norme almeno di un anno, affinché le disposizioni in particolare quella relativa all’abolizione del vincolo potessero essere disciplinate in modo tale da tenere in considerazione i legittimi interessi e le esigenze delle nostre società. Sono in continuo contatto con la Lega Nazionale, per intraprendere ulteriori iniziative a salvaguardia delle società dilettantistiche".