"Io credo che nel mese di MAGGIO sia possibile tornare a giocare"
Il presidente dell'Academy Porcari Stefano Silla va controcorrente e chiede la ripartenza per non vanificare la stagione in corso
Stefano Silla è al suo posto di lavoro. Per lui questa dura quarantena è così meno "pesante". Il presidente dell'Academy Porcari non perde il suo buonumore. Il momento è duro, ma la voglia di parlare di calcio è sempre la stessa. Anzi e ce lo dirà nel corso di questa chiacchierato con TOSCANAGOL.
"Non ho mai smesso di lavorare. Neppure per l'Academy Porcari. Non è nella mia natura stare fermi" dice.
Andiamo così in ordine per parlare di alcune iniziative condotte dal club bianconero. "Come avete scritto su TOSCANAGOL abbiamo raccolto 2700 euro e li abbiamo girati alla famiglia di Porcari bisognose con dei voucher da 25 euro spendibili nei negozi del paese. Poi, insieme al mia azienda System Data abbiamo portato dei pc a casa dei ragazzi che non li avevano o che non se li potevano permettere per fare le lezioni. Abbiamo consegnato circa trenta pc".
Vicenda stadio comunale che da mesi attende la realizzazione del manto in sintetico. "Al momento in cui si è tutto interrotto eravamo alla definizione di un business plan per capire modalità e i contributi del Comune. i lavori sarebbero potuti partire ad Aprile. A questo punto però credo che si possa partire a Maggio, altrimenti si rischia di perdere un anno".
L'attualità di questi giorni ci porta alla fase 2, quella della ripartenza. Coosa succederà nel calcio? "Io credo che ci siano i margini per ripartire. Penso che dopo la scadenza del 4 Maggio ne sapremo di più. Casomai prevede di farla regione per regione, visto che le differenze sono state notevoli".
Ma se non si potesse ripartire in tempi brevi? "Mi auguro che ci sia la buona fede e che non venga vanificato quanto fatto dalle varie squadre in questa stagione. Dovrebbero confermare e cristallizzare le classifiche al momento della sospensione. Qualcuno deve essere premiato".
Altrimenti, si potrebbe tornare anche a giocare a settembre. "In alternativa, meglio questa ipotesi che chiudere qua la stagione. La vedo fattibile, chiaramente con i dovuti accorgimenti. Va trovata una soluzione perchè annullare tutto mi sembrerebbe davvero eccessivo".
Da padre e da presidente di società, Silla lancia un appello. "Bisogna tornare a giocare prima possibile. Non voglio apparire cinico, ma i problemi maggiori ci sono stati in una regione italiane. In altre, come la nostra, a mio avviso nel mese di Maggio si può tornare a giocare. E' chiaro che servono tutte le precauzioni possibili, ma pensare a una ripartenza è un obbligo per tutti. I bimbi devono uscire di casa. Io dico che nel mese di Maggio si può pianificare tutto. Da imprenditore poi, è chiaro che se non si riapre tutto il nostro sistema andrà sempre di più in difficoltà. Vi racconto che qualche giorno fa mi è arrivata un'email da una società olandese che ci ha fatto un'offerta per rilevare la System Data. Chiaramente alla cifra che vogliono loro. Un'offerta che abbiamo subito cestinato. Tutto questo per dire che è uno scenario che presto avremo in Italia, o che abbiamo già".
Uno scenario troppo ottimista? Silla crede di no, come pure invita gli imprenditori e i dirigenti di società a non mollare. "Personalmente ho vissuto le crisi del 2010 e del 2011 e ci sono uscito facendo investimenti. Quanto al calcio, figuriamoci se lo lascerò dopo questa crisi. Abbiamo una società con 350 figlioli, non sarebbe certo etico. Sono ottimista e invito tutti a tenere duro. Servono aiuti e finanziamenti che dovranno arrivare alle società, serve però crederci sempre e non farci prendere dalle paure e dalle ansie".