CORONAVIRUS, il CALCIO TOSCANO non si FERMA
L'attività del fine settimana avrà regolare svolgimento a meno che vengano emanate disposizione restrittive dall'Ente regione o in caso di chiusura degli impianti
In un momento di totale confusione a livello nazionale con il "blocco" calcistico in alcune regioni italiane, la Toscana si smarca e rassicura tutto il movimento. Nessuno stop (al momento in cui scriviamo chiaramente...) all'attività nel prossimo week-end, tutto va avanti nella normalità. E' quanto emerge nel COMUNICATO apparso da pochi minuti sul BOLLETTINO della LND Toscana:
Si comunica che al momento non sono pervenute comunicazioni dalle autorità competenti in merito alla chiusura degli impianti o ad interruzioni delle attività sportive, pertanto l’attività in programma nel prossimo fine settimana, ad ora, avrà regolare svolgimento. Qualora venissero adottati da parte delle amministrazioni comunali provvedimenti di chiusura o emanate disposizioni restrittive dagli enti regionali, ne daremo immediata notizia
E' chiaro che la situazione è in continuo divenire, bene però ha fatto il consiglio direttivo della LND Toscana a spiegare la propria posizione, Tanti infatti avevano chiesto a TOSCANAGOL di aver lumi sull'effettivo svolgimento del turno calcistico e importante è stata la precisazione. Nei giorni scorsi il Comitato Regionale aveva chiesto (LEGGI QUA) di essere messa tempestivamente al corrente nei casi di chiusura degli impianti da parte delle Amministrazioni Comunali. In tal senso arriva la notizia della decisione del Sindaco di Porto Azzurro nell'Isola d'Elba di chudere le scuole. E' da capire qua ora cosa succederà a livello calcistico.
Anche perchè, l'Italia continua a stupirci, ogni Regione sta davvero decidendo in proprio. Stiamo assistendo a situazioni un po'... grottesche. Mercoledì la terna arbitale che ha diretto la gara di Coppa Italia di Eccellenza tra San Marco Avenza e Virtus Castelfranco arrivava dalla provincia di Torino, in quel Piemonte che da alcuni giorni ha già deciso di sospendere l'attività calcistica. Come dire che le squadre di serie D tipo Borgosesia o Bra che dovevano venire a giocare in Toscana domenica prossima, non lo possono fare, mentre gli arbitri sì. E poi lo stesso caso della Virtus Castelfranco, società della provincia di Modena, in un'Emilia Romagna dove tutto è stato invece stoppato.
E che dire del campionato Juniores Nazionali girone E, dove è stata rinviata a data da destinarsi la gara tra Fezzanese e Tuttocuoio di sabato 27, visto che si doveva giocare in terra ligure (a un tiro di schioppo dalla Toscana...) dove anche qua tutto è stato fermato.
Insomma, l'Italia dei "1000 campanili", l'Italia che fa un po' come gli pare, con le ripercussioni agli occhi del mondo straniero che è già possibile immaginare sul piano turistico.