I TIFOSI del TUTTOCUOIO si SCAGLIANO contro la PRESIDENTESSA COIA
Dura lettera di contestazione della "Brigata neroverde" dopo il k.o. contro il Grassina
Dura lettera di contestazione alla proprietà del Tuttocuoio e alla Presidentessa Paola Coia da parte del gruppo di tifosi “Brigata neroverde”. Le proteste si sono fatte ancora più vive dopo l’ennesimo k.o. (1-2 interno contro il Grassina) e l’ultimo posto nel Girone E di Serie D con nove punti raccolti nelle prime sedici gare, con mister Pietro Infantino che avrebbe rassegnato le dimissioni.
Questo il comunicato:
Prendiamo atto dell'ennesimo abbandono (stavolta è toccato a mister Infantino al quale vanno i nostri ringraziamenti e la nostra stima per averci provato). Avanti il prossimo appurato da tempo e confermata ancora oggi l'inadeguatezza al ruolo di presidente della signora (15 dicembre ha già alzato bandiera bianca per sua stessa ammissione e dichiarazione su social... Già un presidente che risponde sui social si commenta da solo) -valutando il ridicolo mercato di riparazione (anche dopo aver sentito dalla stessa bocca della signora che quest'anno gli imprenditori hanno fatto un grande sforzo e esborso economico per sostenere la squadra) Affermiamo che: -manca una società degna di questa parola e degna di rappresentare il nome AC Tuttocuoio 1957 -tutti i pontaegolesi rimasti legati o che gravitavano intorno alla società piano piano sono usciti o messi in condizioni di andarsene. Resta solo il gatto "verdiana/retrocessione". Non mollare resisti -manca una Juniores (una cosa vergognosa che si vada a prendere ragazzi che giocano a pallone alla scuola il pomeriggio perché non abbiamo un numero sufficiente di giocatori) e un settore giovanile promesso tre anni fa -il solo intento è quello di battibeccare e creare rancori con tutti mettendo gli uni contro gli altri nei vari comizi giornalieri che vengono fatti al campo, tifosi contro ultras, tutti contro il comune, contro i giocatori (scorso anno) contro La Stampa, contro i vecchi dirigenti pontaegolesi nessuno escluso eccetera eccetera. Il tutto per aggirare il problema reale ossia la propria inadeguatezza al ruolo. -siamo stufi di vedere pubblicazioni riguardanti il Tuttocuoio su Facebook sempre e solo a nome Paola Coia. Non sei e non sarai mai il Tuttocuoio. Il Tuttocuouo è di Ponte A Egola, Non tuo. Sei solo una brutta parentesi che speriamo presto si chiuderà. Falliremo? sempre meglio che vedere questo "Teatrino" e poi, tutti i leoni da tastiera che commentano (ce ne fosse uno di zona o pontaegolese) elogiando e parlando di Tuttocuoio senza sapere nemmeno dove è ponte a egola, sarebbe l'ora che si chetassero perché la misura è colma, la ruota gira e prima o poi ci troverete perché il Tuttocuoio (non il Tuttocoia) noi non lo abbandoneremo mai. Chiudiamo dicendo che se veramente la società attuale (come dichiarato) vuole il bene del paese, regali il Tuttocuoio come gli è stato regalato e se ne vada. Poi se falliremo o no non sono problemi suoi. A quel punto vedremo anche se è vero o no che i debiti che ha ereditato sono stati pagati come sbandierato da tre anni ai quattro venti. Solo il tempo giudicherà ma se è come pensiamo noi, in tanti ci dovranno delle scuse. Siamo fedeli solo al 1957 e non a chi da tre anni ci racconta barzellette.