"Il CALCIO è la mia passione, faccio sacrifici per conciliare tutto"
Parla Matteo Silvano, il giovane classe 2003 del Tau, il lucchese convocato nella rappresentativa Under 17 della Lega Nazionale Dilettanti
C'è un unico toscano tra i convocati della Rappresentativa U17 della Lega nazionale dilettanti: si chiama Matteo Silvano, gioca da quattro anni nel Tau Calcio Altopascio - Centro di formazione Inter, gioca a centrocampo e quest'anno milita negli Allievi Elite.
È lui il ragazzo amaranto ad essere partito alla volta di Montichiari (Brescia) per la prima convocazione del mister Calogero Sanfratello. Lui che rappresenta meglio di altri quello che è il progetto sportivo, formativo ed educativo del Tau Calcio. A spiegarlo è proprio il direttore sportivo Dante Lucarelli: "Per Matteo questa è la prima convocazione e sono molto contento per la società e anche per lui, perché è un ragazzo che sta facendo davvero bene. Possiamo dire che il percorso di Matteo rappresenta l'esempio di come lavoriamo al Tau: abbiamo visto in lui delle potenzialità quattro anni fa, anche se ancora inespresse. Abbiamo avviato con lui, come con tutti gli altri, un percorso calcistico e di formazione mirato sulle sue caratteristiche e quello che abbiamo notato in questi anni è stata una grossa evoluzione. È la cifra del metodo Tau: lavoriamo sulla prospettiva, perché per un ragazzo che vuole crescere nel calcio le opportunità non finiscono a 14 anni, lo diciamo sempre anche ai genitori. Noi siamo qui proprio per seguire l'evoluzione dei singoli atleti e per farli sbocciare seguendo per ognuno il momento più giusto, l'età più giusta. È questo il percorso che facciamo con tutti i nostri ragazzi e che concordiamo anche con l'Inter in questo continuo scambio formativo che fa crescere tutti".
Matteo Silvano frequenta il liceo scientifico "Vallisneri" a Lucca, è al Tau da 4 anni e, come dice lui, vive di scuola e di calcio. "Non è facile conciliare tutto: lo studio è impegnativo e gli allenamenti sono molto frequenti, però non vorrei fare niente di diverso da quello che faccio. Rinuncio a tante cose per la scuola e per il calcio, il sabato sera esco poco, cerco di restare sempre concentrato e di trovare la forza per fare tutto quello che devo fare anche quando sono stanco: ma tutto questo lo faccio volentieri, perché ho una sola passione che si chiama calcio e voglio continuare il mio percorso nel mondo del pallone".
E la convocazione con l'U17 è un primo passo, che lo riempie di orgoglio. "L'ho saputo mentre andavo all'allenamento - conclude -. Ero sul pullman del Tau che stavo andando ad Altopascio quando mi ha chiamato babbo per avvertirmi. Sono molto contento, è una bella soddisfazione, ma non voglio montarmi la testa: il mio obiettivo è restare concentrato sul percorso, fare bene nel campionato e vincere tutto quello che possiamo vincere come squadra, come gruppo, come società. Qui mi sento a casa, mi trovo benissimo con il mister, con i compagni e con tutti i dirigenti".