L'ANNO ZERO della FIORENTINA
L'arrivo del nuovo presidente Commisso ha riportato entusiasmo, ma ora la piazza attende i colpi dal mercato
Gli obiettivi della nuova proprietà della Fiorentina a stelle e strisce, in vista della stagione 2019-2020, possono essere racchiusi ed esemplificati in pochi ma semplici concetti. Il prossimo campionato di Serie A, il primo dell'era Commisso, dovrà essere quello del rilancio definitivo di una piazza che, negli ultimi anni, ha vissuto in una sorta di limbo. Un calo di entusiasmo ed una vera e propria rottura tra la tifoseria e la precedente proprietà, causati dall'immobilismo che aveva caratterizzato la gestione della famiglia Della Valle.
La questione Chiesa
Il neo proprietario della Viola, invero, non ha alcuna intenzione di effettuare spese folli durante il calciomercato estivo, ben consapevole del fatto che la stabilità e la forza societaria saranno garantiti da una crescita lenta ma, allo stesso tempo, costante. Il primo colpo di mercato della Fiorentina, in realtà, consiste nel trattenere in squadra il talento cristallino di Federico Chiesa. Garantire la permanenza in Toscana, anche per una sola stagione, del ventunenne genovese, avrebbe un duplice effetto. Da un lato, infatti, verrebbe confermata la serietà del nuovo corso, in quanto, come raccontato anche da La Gazzetta dello Sport, patron Rocco ha fatto della riconferma del giovane nazionale azzurro un proprio cavallo di battaglia sin dai primi giorni del suo arrivo a Firenze. Dall'altro lato, si metterebbe a disposizione di mister Montella un organico integrato da un elemento di indubbio valore e non è un caso che ad oggi, dando un’occhiata alle scommesse calcio Betfair, la Viola sia una delle favorite per la conquista di un posto nelle prossime coppe europee. Le sirene di mercato sono, in ogni caso, insistenti, e sulla vicenda inciderà tantissimo la volontà del giovane Federico, a metà strada tra il desiderio di cimentarsi in un top club ed il sentimento di riconoscenza per la compagine che l'ha introdotto nel grande calcio.
Un mercato bollente
Le sensazioni estive legate ai nomi di Mario Balotelli e di Daniele De Rossi servono, indubbiamente, a far sognare i tifosi e sono la benzina necessaria per rimettere in moto la macchina della passione popolare, soprattutto alla luce della circostanza che entrambi i calciatori sono, attualmente, svincolati. Allo stesso tempo, tuttavia, la nuova dirigenza targata U.S.A. è ben consapevole che la solidità della rosa non può essere messa in discussione da chi non è desideroso di sacrificarsi per il bene della squadra. A ciò va aggiunto come il delicato momento della viola riguardi anche le operazioni di mercato in uscita, principalmente la complessa cessione di Jordan Veretout. L'offerta del Milan, attestatasi intorno ai 18 milioni di euro, è stata ritenuta insufficiente dal direttore Pradè. Il forte centrocampista francese, ritrovatosi al centro di una vera e propria asta di mercato, è stato quindi offerto ad altre società interessate, tra cui la Roma. Dunque sembra che tale manovra sia finalizzata, esclusivamente, a far salire le proposte di acquisto oltre i 20 milioni di euro, così da poter concludere favorevolmente la trattativa alle condizioni economiche più convenienti, piazzando uno dei prezzi pregiati della squadra al miglior offerente.
Per la viola, insomma, c'è ancora tanto lavoro da fare, ma le prospettive sembrano essere molto positive. Il nuovo corso dei gigliati in salsa italo-americana dovrà, tuttavia, necessariamente puntare al ritorno in Europa, dopo un digiuno di oltre due anni dall'ultima partita giocata in campo internazionale e, magari, alla vittoria di un titolo. È dalla vittoria della Coppa Italia del 2001, che la Fiorentina non alza al cielo un trofeo. Troppo tempo per una piazza che negli ultimi anni ha vissuto più sofferenze che gioie ma che non si è mai disabituata a competere a ben alti ed altri livelli calcistici.