"Non so quale sarà il mio FUTURO, spero di avervi lasciato qualcosa"
Gabriele Vangi "rivive" i sei mesi al Poggibonsi culminati con l'inutile tripletta nello spareggio per la Serie D
Gabriele Vangi, attaccante classe 1990 arrivato a Poggibonsi nell'ultimo mercato invernale dopo aver iniziato la stagione allo Scandicci, "rivive" i suoi sei mesi al Poggibonsi con una lettera aperta.
Altra stagione finita.
Sicuramente la più lunga, sicuramente la più difficile.
Di cose accadute e da raccontare ce ne sarebbero tante ma, non sono abituato a portare rancore o a farmi ragioni tramite lo schermo di un telefono... ho giocato meno di sempre, sono sceso di categoria a dicembre e non ho giocato praticamente mai (con problemi annessi), mi sono stirato nel momento migliore, ho preso ben 6 pali che mi hanno fatto vedere ogni cosa per il verso sbagliato.
Sono stato messo sempre in discussione, tutto è sempre stato nero..
Ma questo sport, come la vita, ti rende sempre qualcosa se te lo meriti.
La tripletta contro il Porto Sant'Elpidio giocando solo mezz’ora mi aiuta a crederci ancora nonostante abbia avuto mille pensieri negativi in questa stagione.. Ne servivano 4 per vincere questa dannata finale nazionale ed essere promossi ma, ahimè, il calcio è bello anche per questo.
Ringrazio quei tifosi che, nonostante non sapessero tutti i retroscena e la mia difficile situazione personale, mi hanno comunque incitato ed hanno esultato ad ogni mio gol.
Ringrazio chi mi ha fatto giocare e chi mi ha fatto giocare meno.
Ringrazio ogni mio compagno di squadra, ogni persona con la quale ho avuto a che fare durante l’anno. Ho preso qualcosa da tutti.
Chiudo con 11 gol stagionali giocando pochissimo e questo mi darà modo di vedere ancora a colori.
Contando i gol in coppa sono a 99 totali, sarebbe stato bello fare il 100esimo regalando una gioia a chi mi vuole bene ma, tranquilli, mi rifarò anno prossimo!
Non so quale sarà il mio futuro ma, dopo oggi, nonostante il dispiacere, sono uno di voi a tutti gli effetti.
Spero di avervi lasciato qualcosa.
Grazie Poggibonsi.
Grazie Leoni.