"STACCARE i nostri FIGLI da quegli AGGEGGI e mandarli a GIOCARE"
L'importanza per i ragazzi di oggi di fare attività sportiva per socializzare ed evitare che non si confrontino mai con la realtà
Crediamo che ognuno nel proprio ambito debba riuscire portare un contributo per cercare di cambiare la realtà in cui si vive. Parlando di calcio e di calcio giovanile in particolare, sono tanti i motivi di disagio e le difficoltà in una società che cambia. Giusto così parlarne, giusto provare a fare qualcosa e allora è bene leggere, aggiornarsi e dibattere certi argomenti.
Come quello che qua sotto pone l'amico e sempre attento Filippo Sgherri, responsabile della scuola calcio dei Giovani Fucecchio, dirigente acuto e sempre attento a certe dinamiche, che oltretutto vive la cosa nel doppio ruolo, essendo anche lui un padre di un giovane calciatore. Il post di Sgherri pubblicato sulla pagina facebook della società fucecchiese è molto bello perchè in poche righe sintetizza un vero malessere della gioventù di oggi. Oltretutto ben descritto nella vignetta che abbiamo pubblicato qua sopra dove un ragazzo, solo in mezzo a una piazzetta con un pallone tra i piedi, non trova compagni con cui giocare perchè tutti impegnati a "lavorare" sul proprio telefonino. Per questo lo vogliamo porre all'attenzione anche degli utenti di TOSCANAGOL.
Gino Mazzei
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Oggi si parla tanto e sempre del risultato nelle partite della scuola calcio, della demotivazione dei propri figli a seguito di una sconfitta bruciante e spesso si osserva e si critica le scelte tecniche delle società, insomma si commenta e si discute su tutte le difficoltà che i figli possono incontrare nel loro percorso sportivo.
Noi crediamo invece che ogni adulto debba focalizzarsi su altri obbiettivi ed impegnarsi per far si che non succeda quanto ben descritto da questa vignetta che, purtroppo, rappresenta molto bene la realtà di oggi.
Giocando con il telefono, i tablet e la PlayStation è tutto più semplice, se si perde si ricomincia, al massimo si collabora con un computer, non ci si confronta con la realtà....ma prima o poi la realtà viene a cercarci.
Noi genitori dobbiamo fare di tutto per staccarli da quei maledetti aggeggi e mandarli al campo a fare gli allenamenti e a giocare le loro partite. Partite che possono perdere anche 50-0, chi se ne frega, almeno i nostri figli saranno stati insieme a dei compagni correndo all'aria aperta, si saranno impegnati per raggiungere un obbiettivo comune. La partita sarà andata male, la delusione sarà forte ma ci avranno provato col massimo impegno......e la prossima volta cercheranno di fare meglio.
Solo così i genitori avranno vinto la loro partita !!!!
Filippo Sgherri, genitore e responsabile Scuola Calcio Giovani Fucecchio