VIDEO, ALLENATORI in TRIBUNA e i RAGAZZI si AUTOGESTISCONO in campo
E' successo alla Colligiana con il gruppo Esordienti 2006. Parla l'allenatore Giuntini: "E' un'esperienza che verrà ripetuta"
Un'iniziativa tutta da raccontare quella messa in piedi domenica scorsa dagli Esordienti 2006 della Colligiana, ripresa da quella che alcuni anni fa fecero al settore giovanile del Sassuolo. Istruttori in tribuna, ragazzi in "autogestione" in campo: un maniera intelligente e carina per metterli alla prova e capire quanto la loro crescita tecnica sia anche accompagnata da quella mentale.
E' Francesco Giuntini, il "capo" dello staff degli istruttori del folto gruppo (ben 32 ragazzi) della Colligiana, a spiegarci l'esperimento e a raccontarci come andata. "Durante l’attività, in base ovviamente agli obiettivi mensili, insieme ai miei collaboratori Musella, Federici e Rossi, avallato dalla società, una volta o due volte al mese noi istruttori siamo andati direttamente in tribuna per assistere alle partite dei nostri ragazzi e vedere se il lavoro svolto durante quel preciso periodo aveva fatto breccia nei cuori e nella mente dei nostri allievi. C’è da dire che inizialmente prima di salire in tribuna all’interno degli spogliatoi davamo noi le direttive e alla fine di ogni mini tempo scendevamo per alcuni piccoli accorgimenti. Ma c’è da sottolineare che questa prima iniziativa nel tempo ha dato i suoi frutti, perché piano piano abbiamo fatto si che questi ragazzi diventassero, ovviamente tutto proporzionato alla loro fascia di età, sempre di più giocatori "pensanti" e che attraverso gli errori commessi si rendessero conto da soli dove migliorare la scelta inizialmente sbagliata".
Domenica scorsa però hanno fatto tutto da loro... "Passati sei mesi e quindi almeno 12 volte con gli istruttori in tribuna studiando e approfondendo questo argomento, stimolato da un’iniziativa sostenuta dai settori giovanili professionistici vista in televisione, ho deciso di far fare un step successivo ai ragazzi ovvero individuare a turno due ragazzi che fungessero da istruttori. Quindi facendo guidare a loro la propria squadra, gestendo dall’arrivo al campo alla stesura delle formazioni 1° 2° e 3° tempo, alla guida in campo e le canoniche sostituzioni".
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Gli avversari erano i pari età del Chianciano Terme e l’esperimento ha avuto un riscontro più che positivo. "I ragazzi si sono totalmente autogestiti e inoltre si sono anche “arrabbiati” tra loro, calcisticamente parlando. Alla fine della partita hanno gioito come mai avevano fatto prima, ma soprattutto dopo hanno fatto anche un piccolo breefing di come secondo loro erano andati dove avena fatto bene e dove magari potevano far meglio rispetto ad alcune situazioni di gioco durante la partita".
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Giuntini è molto soddisfatto. "E' un’esperienza che sicuramente verrà ripetuta, ovviamente cambiando i “direttori d’orchestra”".
Importante e ben organizzato il lavoro messo su dallo staff tecnico della Colligiana. Ce lo riassume lo stesso Giuntini. "In questi mesi di attività ci siamo concentrati in maniera maniacale sulla crescita individuale sia a livello tecnico tattico ma soprattutto a livello umano dei nostri piccoli “campioni”. Oltre ad insegnare loro il calcio, abbiamo basato il nostro lavoro su quelle che sono le pietre miliari del comportamento all’interno di una società quali il rispetto dei propri compagni, il rispetto degli orari, il rispetto delle persone che gravitano all’interno della società, dal Presidente fino al magazziniere, rispetto degli ambienti dove viene svolta l’attività".
Tutto è stato preparato nel dettaglio. "Il nostro metodo di lavoro in questo arco temporale ha avuto, in base agli obiettivi mensili che insieme alla società avevamo prefissato, due metodi di lavoro a base di tutto il progetto ovvero: 1.METODO G.E.G (gioco – esercizio -gioco); 2. il lavoro diviso a stazioni così suddivise una tecnica analitica (la scomposizione del gesto tecnico) una tecnica–coordinativa l’altra situazionale. E siccome in questo gruppo ci sono alcuni ragazzi che hanno iniziato la propria attività in questa stagione 2018/2019 è capitato che questi facessero un lavoro ancora più specifico su quello che era la scoperta del proprio corpo sia a livello motorio sia a livello tecnico".