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NON VOGLIONO SMETTERE: ecco chi sono i "PETER PAN" del CALCIO TOSCANO

Hanno deciso di sfidare le "leggi del tempo" e sono tanti quelli che continuano a divertirsi nel calcio minore

Interessante articolo questa mattina sulle pagine sportive del quotidiano IL TIRRENO dell'amico e collega Sandro Canu che analizza un "fenomeno" che sempre di più si sta allargando nelle categorie dilettantistiche e non solo: quello di giocatori che non smettono più di giocare... Sandro Canu analizza i tanti casi nella nostra regione di calciatori che stanno ormai sfidando le "leggi del tempo" e che non si fermano e stila una sorta di TOP 11 dei "NONNETTI" del nostro calcio. Unico assente da questo elenco Mirko Taccola, classe 1970, che dopo una carriera ad altissimi livelli, si diverte ancora nel Ponte a Moriano in Prima categoria.

Un patto con il diavolo? Per chi come Alberto Francesconi, o come il mitico Lamberto Boranga che all’età di 75 anni la scorsa stagione ha giocato in Terza Categoria, sembrerebbe proprio di sì. Un patto firmato grazie alla passione, a quel senso di nostalgia che ti attanaglia quando non senti più addosso quel profumo di campo, di spogliatoio che svanisce quando si decide di chiudere e di appendere le classiche scarpette al chiodo.

Un patto che ha portato lo “sparviero” a tornare a volare (“Alberto è un highlander, sono contento per lui ma io preferisco restare a terra” chiosa “condor” Vitaliano Bonuccelli), sottoscritto da diversi altri over 40 in Toscana con i quali si potrebbe schierare una formazione di tutto rispetto, capace di dare del filo da torcere a qualsiasi avversario. A incominciare dal ruolo di portiere come Vincenzo Sabatini un’autentica icona, 47 anni arrivato a più di 900 presenze, del Porto Ercole che coltiva il grande sogno di arrivare a battere il record di Peter Shilton con 1005 gettoni, capace ancora di ottimi interventi e di parare rigori, o come il 42enne Francesco Figaro che difende la porta del Picchi.

A dirigere la difesa Lorenzo Fiale, classe 1977, una delle colonne del Seravezza che si sta comportando benissimo nel campionato di D, con un passato importante di serie C e che da giovane ha indossato la casacca delle giovanili dell’Inter. A dargli una mano il coetaneo Christian Pennucci, capace di giostare in tutti i ruoli del reparto arretrato, quest’anno ai Diavoli Neri di Gorfigliano, con un passato nella Carrarese e nel Castelnuovo.

A centrocampo un nome illustre il 42enne pratese, di ruolo trequartista Ighli Vannucchi tornato a calzare le scarpette da gioco lasciando da parte gli stivali da pesca altra sua grande passione, riprese dall’armadio in cui le aveva riposte, da poco meno di un mese nell’Unione Quiesa Massacciuccoli in Seconda Categoria, convinto dall’amico e testimone di nozze Irio Casini. Una carriera illustre passata tra Empoli (sette anni intensi), Lucchese, Salernitana, Palermo, Spezia e Viareggio. Oltre a lui nella zona mediana i 41enni livornesi dell’Atletico Etruria Charles Ferretti, ex Livorno, e Dario Ercoli, e Alessandro Arricca che gioca nell’Antignano che ha indossato le maglie di Cagliari, Milan e Modena.

In attacco non mancano i compagni di reparto per Francesconi come Christian Scalzo che a 47 anni corre e si sbatte, non dimenticandosi di segnare, come un ragazzino alle prime armi nel Massa Valpiana. Seregno, Pavia, Livorno, Siena, Spezia, Pro Vercelli e Ponsacco alcune delle sue tappe. Un altro nome di lusso è Corrado Colombo, 40 primavere da poco compiute, che ha iniziato la stagione in Prima Categoria con gli Amici Miei per poi passare all’Hitachi Pistoia formazione di Prima categoria. Un ruolino, il suo, che inizia nell’Atalanta passando tra Pistoiese, Inter, Torino, Sampdoria, Livorno (i tifosi amaranto lo idolatrano ancora per il gol vincente contro il Milan), Bari, Spezia e Tuttocuoio. La concorrenza non manca e porta i nomi di Nazzareno Tarantino, classe 1977 in forza al Ponte a Moriano e che ha vestito le maglie di Lucchese, Prato, Empoli, Cavese, Juve Stabia e Gavorrano, di Massimiliano Magnani che a 46 anni gioca e non perde il vizio del gol con il Fonteblanda in Prima Categoria e del classe 1977 Daniele Rinaldi, in campo con l’Atletico Etruria ed ex Cecina. Tutti con un unico comune denominatore chiamato sindrome di “Peter Pan” che aiuta a rimanere con lo spirito da bambini correndo sul campo da gioco e lasciando in tribuna tristezza e malinconia.

Sandro Canu

fonte il tirreno

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  Scritto da La Redazione il 06/02/2019
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