BOLLETTE del GAS non PAGATE, stop al SETTORE GIOVANILE della LUCCHESE
Spogliatoi freddi, allenamenti sospesi e situazione al limite del ridicolo
Secondo giorno di stop per gli allenamenti del settore giovanile della Lucchese e della Libertas Femminile. La situazione è sempre più complessa e per certi versi drammatica. Non sono state infatti pagate due bollette del gas che serve a riscaldare gli spogliatoi del centro sportivo dell'Acquedotto: interrotta così la fornitura, blocco amministrativo e allenamenti sospesi per tutte le squadre. Solo la Berretti nel pomeriggio è andata allo Stadio Porta Elisa svolgendo una seduta, usufruendo poi degli spogliatoi.
Nel pomeriggio si è svolta nell'ormai deserta sede rossonera (pare che ormai tutta l'attività societaria venga svolta negli uffici della Sice, la società di Arnaldo Moriconi, a Carrara) una riunione di tutto il settore giovanile e quello femminile. A questa sarebbe stato invitato anche il direttore generale (in pectore) Enrico Tommasi, ma non si è presentato.
Erano così presenti Antonio Obbedio, direttore sportivo della Prima squadra, Elena Bruno e Maurizio Gherardini, responsabili del settore giovanile e femminile, più gli allenatori e alcuni collaboratori. Vista la mancanza di interlocutori da parte della proprietà (già... la proprietà...), si è deciso di interrompere a oltranza gli allenamenti. Da capire poi cosa succederà per le prossime gare di campionato...
Parrebbe che una dele bollette possa essere pagata giovedì, ma è difficile capire se e quando verrà riaperta l'utenza e gli spogliatoi torneranno ad essere riscaldati. Difficilmente per il prossimo week end. Giocheranno dunque le squadre rossonere?
Ma quali sono i rapporti tra la Lucchese e la Libertas Femminile che da questa stagione oltre al calcio in rosa gestisce anche il settore giovanile? Tutte le utenze dell'Acquedotto sarebbero a carico della Lucchese, così come pure i costi per le trasferte. A carico della Libertas ci sarebbe invece la gestione degli allenatori e di tutti gli staff. Inoltre la Lucchese dovrebbe versare in tre tranche una cifra annuale come contributo: ebbene, di questa cifra, pare sia stato pagato solo un terzo della prima tranche.
La situazione è così veramente arrivata al limite del ridicolo. Le trasferte sarebbero state pagate sinora con il contributo di sponsors esterni e dei genitori. Come ampiamente già documentato in alcuni articoli, molteplici le multe subiti dalla società che non si è dotata di un medico per le partite casalinghe come obbligata dal regolamento. Ma anche i medici andrebbero pagati...