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"Il CENAIA ha seguito le REGOLE, ma il RICORSO è stato rigettatto"

La singolare vicenda con il Vorno in Coppa Italia Eccellenza: il racconto del direttore tecnico pisano Alessio Pardini

La storia ha avuto un "lieto fine" perchè l'Atletico Cenaia con un clamorosa rimonta ha ribaltato il risultato dell'andata e si è qualificato per gli ottavi di finale di Coppa Italia di Eccellenza. Ma quanto successo in campo non deve far dimenticare la "singolare" vicenda che ha avuto come protagonista il club arancioverde proprio dopo la gara di andata persa contro il Vorno lo scorso 2 Settembre (LEGGI QUA).

Cosa è realmente successo? Perchè l'Atletico Cenaia si è visto respingere un ricorso che sembrava inoppugnabile? Una vicenda che merita di essere raccontata anche perchè rappresenta un caso, forse limite, che però potrebbe in futuro capitare ad altri. Giusto quindi parlarne e magari trovare soluzioni diverse per il bene comune.

E' il direttore tecnico dell'Atletico Cenaia Alessio Pardini a spiegare passo per passo questa vicenda. Oltretutto, lo diciamo per chiarezza di informazione, il colloquio con TOSCANAGOL avviene prima della gara di ritorno Vorno-Atletico Cenaia di mercoledì 19 Settembre. Ma torniamo alla gara di andata...

"Alla fine - spiega Pardini - siamo andati correttamente a comunicare verbalmente all'arbitro e alla società avversaria la nostra volontà di fare reclamo. Sapevamo della posizione di Remedi che nella stagione passata giocava con noi ed era stato squalificato in una nostra gara di Coppa. Quando abbiamo visto che il Vorno lo faceva giocare abbiamo deciso di non dire niente, abbiamo voluto che la partita si giocasse serenamente e senza condizionamenti. Era la prima partita ufficiale dell'anno e volevamo che fosse una giornata di calcio vero. Tengo a precisare che non abbiamo niente contro il Vorno che ha vinto meritatamente sul nostro campo, però non potevamo esimerci da fare un reclamo che era dovuto".

Anche perchè Remedi è stato protagonista attivo segnando un gol... "Non è quello il punto. E' una questione di rispetto delle regole che vale per tutti. Era un nostro diritto fare reclamo e l'abbiamo fatto".

I problemi sono arrivati dopo e non hanno riguardato il "merito", visto che tutti eravamo sicuri che sarebbe stata assegnata la vittoria a tavolino all'Atletico Cenaia. "Per prima cosa - prosegue nel suo racconto Pardini - ci siamo informati sulle modalità da seguire per il reclamo che sono diverse in Coppa rispetto al campionato. Dovevamo farlo entro le ore 12 del giorno successivo e alle 11,15 con tanto di documenti tutti timbrati. Abbiamo inviato un email tramite la nostra pec alla FIGC di Firenze e anche a quella di Pisa per conoscenza. Poi c'era da comunicarlo ufficialmente alla controparte e cioè il Vorno. E qua sono iniziati i problemi perchè abbiamo scoperto che non hanno una pec e neppure un'emai d'appoggio. Abbiamo chiesto aiuto alla FIGC di Pisa che ci ha dato un numero di fax: abbiamo provato per quattro volte, ma ci è sempre tornato indietro come non funzionante. Così abbiamo cercato di nuovo la FIGC di Pisa che ci ha consigliato di fare raccomandata con ricevuta di ritorno, dandoci persino due indirizzi del Vorno che loro avevano. Il giorno successivo una delle due è tornata indietro, l'altra invece è arriva a destinazione, ma non è stata consegnata direttamente, bensì solo lasciato avviso".

Il giorno successivo è stata ritirata, ma a questo punto, ecco l'esito della sentenza della FIGC, c'è stato un ritardo che è stato considerato poi nocivo per l'Atletico Cenaia. "Dicono che a quel punto il Vorno non aveva più il tempo materiale per un'eventuale difesa.. Ma noi che colpe abbiamo di questo? Ripeto, noi non ce l'abbiamo assolutamente con loro che hanno vinto meritatamente sul campo. Ma perchè non hanno un email funzionante o una pec come noi? Non voglio dare la colpa a nessuno se la raccomandata è stata ritirata in ritardo, ma neppure che la cosa si sia ritorta contro di noi che abbiamo fatto tutto secondo le regole".

Come scritto all'inizio, queste dichiarazioni di Pardini arrivano prima della gara di ritorno che ha visto l'Atletico Cenaia ribaltare la situazione e qualificarsi ai danni del Vorno. Ecco un altro passaggio così che assume una luce diversa in base a quanto poi successo in campo. "Non vogliamo fare polemiche, accettiamo la sentenza, però ci piacerebbe che fosse chiarito quanto è accaduto, anche perchè siamo rimasti tutti molto amareggiati e vogliamo anche tutelare l'immagine della società".

L'Atletico Cenaia ora chiede un confronto con LND regionale. "Noi abbiamo fatto tutto secondo le regole. Questa norma deve essere rivista, Volevamo incontrarci con la Lega prima della gara di ritorno, ma non è stato possibile. E poi prima di pronunciare la sentenza sarebbe stato meglio una spiegazione con noi e con la FIGC di Pisa che in tutta la vicenda ci è stata consigliera".

Questa è la storia, un racconto che può servire in futuro per evitare altre incomprensioni o almeno che ci sia una linea semplice da seguire.

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  Scritto da La Redazione il 21/09/2018
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