SALTA la VENDITA del PRATO e anche il ripescaggio in serie C?
Nessun bonifico per la vendita, nessuna fideiussione da presentare in Lega da parte della famiglia italo-canadese Romano
Un giallo in piena regola. Niente di fatto per la cessione del Prato alla famiglia Romano. Alle 24 di ieri e scaduto il termine perentorio stabilito dal contratto vincolante di vendita tra Paolo Toccafondi e Joseph Romano, che però non ha ottemperato alle richieste pattuite: niente bonifico a Toccafondi per i crediti maturandi della società laniera e nemmeno per i trecento mila euro per il fondo perduto, nè sono arrivate le tre fidejussioni da presentare in Lega di serie C per la richiesta di ripescaggio. Dal Canada non hanno inviato niente.
Un vero e proprio colpo di scena, dopo che nella giornata di venerdì il presidente Paolo Toccaondi insieme al consigliere Simone Storai, avevano avuto rassicurazioni scritte da Joseph Romano e dai rappresentati pratesi dell’imprenditore canadese Giuseppe de Luca e Giovanni Carlesi che avevano fatto inviare una e-mail da una banca canadese nella quale si asseriva la presa in carico delle somme necessarie all’emissione delle fidejussioni, che al momento però non è stata mai inviate nè a Toccafondi nè agli uffici preposti alla Lega di serie C. Lo stesso Joseph Romano, aveva dato mandato al notaio De Luca di Prato di predisporre la documentazione per ricevere il bonifico a garanzia dell’operazione, tanto che Toccafondi questa mattina si era recato negli studi del notaio per sottoscrivere l’atto: un bonifico anche in questo caso ancora non arrivato. Toccafondi e Storai sono rimasti basiti di fronte ai fatti, mentre l’interlocutore pratese di Romano, Giuseppe De Luca non ha rilasciato nessuna dichiarazione.
Allo stato dei fatti, il Prato è tornato nella piena disponibilità della famiglia Toccafondi. Il ripescaggio in serie C torna fortemente a rischio (il 27 luglio alle ore 13 scade il termine per la presentazione della domanda con relativo versamento di 300 mila euro), più che altro si riparte punto e capo. Un colpo di scena senza precedenti, che apre nuovi interrogativi sul futuro del Prato.
fonte tvprato.it