L'AQUILA S. ANNA dice BASTA: non si ISCRIVERA' alla SECONDA CATEGORIA
Alla base della decisione la brutta aggressione ad un arbitro nell'ultimo campionato e la scarsa partecipazione degli abitanti del quartiere di Lucca
L’ASD Aquila S. Anna comunica ufficialmente la scelta di rinunciare a disputare il campionato di seconda categoria per la stagione 2018 – 2019, trasformando la società da dilettantistica a società di puro settore giovanile.
Due le motivazioni che hanno indotto la Dirigenza a tale dolorosa scelta dopo 40 anni di attività sportiva, di cui venti giocati dalla prima Squadra nelle categorie regionali di prima e seconda.
Innanzitutto, pende sulla società ancora l’esito di quanto riportato sul CU 59 del Comitato Regionale Toscano del 3 maggio 2018 che fa riferimento all’aggressione al direttore della gara Aquila S. Anna – Calci. I fatti avvennero fuori dall’impianto di via del Tiro a Segno da parte di persone totalmente estranee alla società, ovviamente coinvolta a mero titolo di responsabilità oggettiva in ambito sportivo e nonostante il Giudice Sportivo abbia riconosciuto la “fattiva collaborazione” dei dirigenti, la società ha comunque subìto danni economici ai quali, oltre alla multa, va sommata l’incognita della cifra da sborsare per eventuali danni subiti dall’arbitro. Dispendio economico che potrebbe comportare ingenti esborsi non ancora quantificabili, che consigliano maggiore prudenza sulle spese da sostenere.
Il secondo motivo inerente la rinuncia all’allestimento della prima squadra è da riscontrare nella scarsa partecipazione del quartiere nel seguire la sua più antica squadra: difficile, se non impossibile, trovare dirigenti, volontari che decidono di seguire e contribuire a tramandare la tradizione del calcio dilettantistico a S. Anna. Già nella stagione corrente, dirigenti e tecnici disponibili al seguito erano ridotti ai minimi termini e vani sono stati fino ad ora i tentativi di coinvolgimento.
La speranza è che già dalla stagione 2019 – 2020 la società riesca a trovare tra i “santannesi” le risorse umane necessarie per seguire con passione l’allestimento della propria squadra dilettantistica.
Restano ovviamente invariate le attività del settore giovanile che, oltre a voler crescere nuove leve da lanciare nel pallone dilettantistico, intende mantenere e promuovere fattivamente i valori umani e sportivi che hanno da sempre contraddistinto l’ASD Aquila S. Anna.
Un lungo comunicato che non può che rattristare tutti coloro che ancora credono nel valore del calcio anche a livello dilettantistico. L'Aquila S. Anna, una delle storiche società di Lucca alza bandiera bianca. Dopo tante stagioni in Terza categoria e le ultime a buoni livelli anche in Seconda ecco lo stop, magari temporaneo, ma chissà se invece non è un qualcosa di definitivo.
Un lungo comunicato e due motivazioni forti alla base della decisione: la brutta vicenda avvenuta nella gara interna contro lo Sporting Calci, con l'aggressione all'arbitro avvenuta fuori dall'impianto, ma che di fatto è stato un colpo decisivo. A dimostrazione, è il caso di ribadirlo ancora una volta, come la violenza, l'ignoranza, la bassa cultura, sono tutti fattori che poi minano qualsiasi atto della vita sociale. Chiaramente se poi tutto questo avviene già in una struttura "fragile", ecco che le conseguenze sono queste.
Dispiace tanto, anche nel ricordo di un personaggio come Giampiero Lippi che per anni, praticamente da solo aveva portato avanti l'attività della Prima squadra. Quante volte l'abbiamo sentito lamentarsi di questo, magari con la classica frase "almeno faccio tutto come mi pare", quasi a consolarsi. Senza di lui tutto è più difficile, la speranza è davvero che lo stop sia temporaneo, che qualcuno avverta la mancanza dell'Aquila S. Anna e voglia rifarla partire. Speriamo succeda presto.
Gino Mazzei